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Clan Partenio, i Comuni di Avellino, Mercogliano e Monteforte chiedono risarcimento danni record

Un milione di euro per ogni Comune che si è costituito “parte civile” nel processo al Nuovo Clan Partenio. E’ quanto hanno invocato come “provvisionale”, oltre alla richiesta di affermare la penale responsabilità degli imputati gli enti che si sono costituiti in giudizio come parte civile. A partire dal Comune di Avellino. Il legale dell’ente, l’avvocato Luigi Petrillo, sostituito nell’udienza di questa mattina dall’avvocato Innocenzo Massaro ha infatti depositato una memoria scritta nella quale si rappresentano i motivi per cui si chiede una provvisionale da un milione di euro per I danni arrecati alla città capoluogo di provincia. Sottolineando in primis “che all’esito dell’istruttoria dibattimentale è emersa la piena prova della penale responsabilità di tutti gli imputati;
che all’ esito dell’ istruttoria dibattimentale risulta comprovato che le condotte delittuose ascritte agli odierni imputati hanno arrecato ingenti danni al Comune di Avellino e ciò in linea con quanto costantemente ritenuto dalla costante giurisprudenza di legittimità secondo la quale “In materia di reati associativi, il Comune nel cui territorio l’associazione a delinquere si è insediata ed ha operato ha titolo alla costituzione di parte civile in relazione al danno che la presenza dell’associazione stessa ha arrecato all’immagine della città, allo sviluppo turistico ed alle attività produttive ad esso collegate (Cass. pen. Sez. II Sent., 18/10/2012, n. 150 (rv. 254675). D’ altra parte, “in materia di reati associativi, il comune nel quale l’associazione si è insediata ed ha operato ha per ciò stesso titolo alla costituzione di parte civile quanto meno per il danno che la presenza dell’associazione a delinquere arreca all’immagine della città, allo sviluppo turistico ed alle attività produttive ad esso collegate”. Stessa richiesta avanzata anche dai Comuni di Mercogliano, rappresentato dall’avvocato Nello Pizza e dal Comune di Monteforte Irpino.

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