Clan Pagnozzi, a Caivano per rifornirsi di cocaina: quella casa a livello di Gomorra

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VALLE CAUDINA- Un capitolo importante dell’inchiesta di Antimafia di Napoli e Carabinieri di Montesarchio e’ sicuramente quello dedicato all’associazione che si occupava di droga, prevalentemente cocaina per le piazze di spaccio anche a San Martino Valle Caudina. E proprio a San Martino Valle Caudina i Carabinieri captano una conversazione tra il principale referente per lo spaccio del gruppo, ritenuto capo e promotore del secondo sodalizio e altri esponenti legati allo spaccio nel comune irpino. L’argomento è quello legato alla visita che il capo del cartello che si occupava dello spaccio ha appena fatto a Caivano, con una donna di nome Rosaria. Un pacco di cocaina che nel comune napoletano viene venduto tra i 35mila e i 38 mila euro al chilo. Di ritorno da Caivano si ferma a San Martino, dove oltre a comunicare il prezzo della droga al chilo, racconta ai suoi interlocutori che la Rosaria dove era andato a contrattare la fornitura dello stupefacente: tiene una casa a livello di Gomorra…quelle palazzine (Il Parco Verde) da fuori sembrano un rudere dentro stanno tutte arredate”. Numerosi anche i contatti per la fornitura di stupefacente con un narcos di Altavilla Irpina, con il quale ci sono varie intercettazioni soprattutto per commentare anche gli arresti e i sequestri eseguiti nel corso dell’indagine da parte dei Carabinieri.