Clan Cava, processo per estorsioni e usura acquisiti i verbali del pentito Scibelli

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AVELLINO- Acquisiti i verbali del collaboratore di giustizia Antonio Scibelli nel processo al clan Cava nato dalle dichiarazioni del defunto collaboratore di giustizia Aniello Acunzo su un giro di estorsioni ed usura avviato negli anni a cavallo tra il 2009 e il 2012 dal gruppo guidato da Salvatore Cava jr e successivamente al suo arresto nel maggio del 2010 dal cugino Florio Galeotalanza.

In aula non era presente la “gola profonda”, cugino del defunto boss Biagio e di Antonio Cava, per cui, con il consenso delle parti, il pm antimafia Stefano Capuano, sono stati acquisiti una serie di verbali del collaboratore di giustizia relativi sia alla figura del defunto Acunzo che di una serie di imputati, a partire da Salvatore Cava jr, attualmente sottoposto alla sorveglianza speciale di polizia a San Gennaro Vesuviano e a Florio Galeotalanza.

Proprio quest’ultimo (escluso dal blitz scattato nel giugno 2008 e denominato Tempesta) è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso quale appartenente al clan Cava (Galeotalanza, difeso dal penalista Raffaele Bizzarro è nipote del defunto boss Biagio Cava).

In aula si tornerà il prossimo 24 novembre per sentire alcuni testi della difesa, poi si passerà all’esame degli imputati.