Cittadinanzattiva alle Istituzioni: “Maggiore sicurezza stradale”

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L’Assemblea Territoriale Cittadinanzattiva Montefalcione Bassa Irpinia, a seguito degli ultimi accadimenti disastrosi avvenuti sulle strade della nostra provincia, si appella alle Istituzioni, alle forze politiche, industriali e sindacali affinché si apra una profonda riflessione su tre aspetti fondamentali che riguardano: la sicurezza delle infrastrutture stradali, specie nelle arterie più pericolose, le condizioni psico-fisiche dei conducenti e l’efficienza dei mezzi di trasporto pubblici e privati (specie autobus e mezzi pesanti).
“Soffermandoci nelle nostre riflessioni sulle condizioni della nostra rete stradale e autostradale – spiega il Movimento -, ci si pone la domanda: si poteva evitare questa tragedia? Probabilmente sì se le condizioni di sicurezza fossero state più ottimali.
E’ necessario operare per migliorare la percorribilità e la sicurezza stradale attraverso un ulteriore sforzo di investimenti che rendano ancor più adeguata la strada ai mezzi che la percorrono con una sempre più crescente intensità.
Si impone un ulteriore giro di vite sulle norme di comportamento del codice della strada e sui requisiti psico-fisici abilitanti alla guida che devono essere concretamente garantiti sempre anche rispetto alle naturali mutate condizioni di vita dell’individuo.
Necessita una urgente rivisitazione del parco autoveicoli, con particolare riguardo agli autobus e mezzi di trasporto pesanti ( pubblici e privati) rispetto alle datate immatricolazioni e in relazione ai chilometri percorsi, in modo particolare per i mezzi trasporto di persone. Del resto è notorio che l’invecchiamento del parco veicoli è scaturito dalla scarsità degli investimenti in questo strategico settore che paradossalmente si contrappone sia alla crescente richiesta da parte degli utenti che per la crisi economica utilizzano sempre più tali mezzi pubblici e privati per i loro spostamenti che alla richiesta necessità di ridurre l’inquinamento che solo un veicolo costruito con le nuove tecnologie garantiscono.
In questa ottica non si può comprendere la logica imprenditoriale che solo nella nostra provincia ha visto interrompere la produzione di Autobus presso la IRISBUS di Flumeri quando il parco autobus (pubblici e privati) a tutti i livelli non è più adeguato perché in buona parte è vetusto o gravato da un eccessivo chilometraggio, elementi questi che compromettono la condizione di sicurezza che deve essere invece prioritariamente ed inderogabilmente messa a garanzia degli utenti della strada”.

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