Città di Avellino, al via la 63esima edizione. L’allarme di Cini: “Sport minori abbandonati”

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Marco Imbimbo – Il giro ciclistico “Città di Avellino” giunge alla sua 63esima edizione. Il 13 agosto, da piazzale Debbio, oltre 80 corridori si sfideranno attraversando la città per aggiudicarsi il primo trofeo “Cosmopol”, intitolato all’agenzia di vigilanza privata che ha sponsorizzato l’evento. A presentare il giro ci hanno pensato Donatella Buglione, assessore allo “Sport e tempo libero”, Giovanni Cini, organizzatore del giro, Giuseppe Saviano, presidente provinciale del Coni, Antonio Matarazzo, fondatore della Cosmopol.

«Questo non è il circuito di Cini, ma della città di Avellino – sottolinea l’organizzatore. Parliamo di una corsa a livello nazionale, 4 anni fa abbiamo cominciato per scherzo perchè eravamo pochi amici, ma grazie alla costanza siamo riusciti a portarlo avanti. Purtroppo anche quest’anno ho incontrato molti problemi a livello di contributi dai privati. Ho inviato 22 raccomandate, hanno ma contribuito in pochissimi. Matarazzo ci dà sempre una mano importantissima».

Oltre agli aspetti economici, Cini sottolinea anche i problemi burocratici che incontra: «Ogni anno ci sono difficoltà a reperire le autorizzazioni comunali, ma sono fiducioso perché, ogni volta che mi sono trovato in difficoltà, sono riuscito a trovare una soluzione. Al momento opportuno si accende una luce e si risolve il problema».

«L’impegno di Giovanni Cini è sempre ai massimi livelli – sottolinea l’assessore Buglione. Conosciamo bene i problemi degli sport minori perché non ricevono mai aiuti dagli sponsor, in questo caso invece è grazie a Matarazzo se si svolgerà il giro».

Nonostante ricevano scarsi aiuti sia dai privati che dagli enti pubblici, gli sport minori sono quelli che «portano le medaglie olimpiche all’Italia – sottolinea Saviano. In questa città, purtroppo, bisogna superare molti ostacoli soprattutto logistici per poter organizzare una manifestazione sportiva. Servirebbe un ufficio che metta in condizione di trovare subito le soluzioni. Un organizzatore volontario non può trovarsi a girare tutti gli uffici per trovare la quadra». Saviano sottolinea anche l’importanza storica del giro ciclistico: «63 edizioni rappresenta la nostra storia. Ricordo quando eravamo piccoli e guardavamo la corsa sotto ai platani. La gente veniva da tutta la Regione per assistere al giro». Non manca un riconoscimento all’organizzatore della manifestazione sportiva: «Cini fa molto per la nostra città e, quando si lamenta, fa bene perchè le difficoltà sono tantissime».

Soddisfatto il fondatore di Cosmopol, Antonio Matarazzo: «Mi fa piacere contribuire a creare le condizioni per fare qualcosa di buono per la città».