E’ una triste storia quella che si ripete ogni anno in Provincia infatti ci troviamo a luglio senza aver condiviso con la parte pubblica una ipotesi di contratto e senza aver intrapreso un serio confronto riferisce il segretario generale della CISL FP Doriana Buonavita. Siamo stati accusati di voler perdere tempo e di non svolgere il ruolo di sindacato a tutela dei lavoratori. Queste affermazioni sono prive di fondamento perché da sempre abbiamo dimostrato la capacità di formulare proposte nel rispetto della disciplina contrattuale e legislativa vigenti. Forse il nostro unico errore per questa Amministrazione è stato quello di voler discutere sulla meritocrazia e sulla vera premialità e non sui favoritismi ad personam da cui prendiamo le distanze. In un panorama di generale confusione normativa e di cambiamento in cui si dibatte il pubblico impiego la definizione di criteri e principi legati alla trasparenza dell’azione amministrativa, ed al riconoscimento della professionalità non sono di interesse né per la parte politica né per la dirigenza della Provincia di Avellino. La mancata informativa sulla materia del personale e il riprodursi di proposte contrattuali di parte pubblica ridondanti e non più perseguibili ci inducono ad intraprendere un’azione più capillare nella ricerca degli sprechi e della cattiva gestione. Non si può invocare la Brunetta quando bisogna punire i dipendenti e non ricordarci delle responsabilità della dirigenza e della politica che devono per primi dare segnali di modernità e di cambiamento in linea con una logica di austerità e di controllo sulla spesa che oggi è divenuto cardine imprescindibile per risanare la pubblica amministrazione. Abbiamo chiesto all’Amministrazione provinciale elementi e dati utili per un confronto corretto e rispettoso non delle particolari esigenze di qualcuno ma di tutti i dipendenti che lavorano e che meritano non gentili concessioni ma il salario accessorio dovuto. La sfida che oggi ci impone il nuovo panorama legislativo è sul tavolo di una contrattazione ove i risparmi di gestione degli Enti vengano riconvertiti in premialità per i lavoratori e di riportare in trasparenza gestioni clientelari, stanando i costi della politica, conclude il segretario Buonavita.
Redazione Irpinia
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