Dopo numerose richieste, e un recente rinvio da parte dell’ASL, domani, 24 settembre 2013, si terrà la contrattazione decentrata peril comparto e venerdì 27/09 perla dirigenza nonmedica. Attendiamo da tempo un confronto con l’Azienda sui temi legati all’utilizzo dei fondi contrattuali, ove è previsto l’obbligo di accordo, e su altre problematiche legate all’organizzazione del lavoro, alla mobilità del personale e alla partecipazione dei progetti finanziati con fondi aziendali, regionali o autofinanziati – riferisceGerardo Capone – Segretario Provinciale CISL FP IrpiniaSannio – Da tempo abbiamo dimostrato di ricercare spazi di condivisione vera e non di contrasto atteso che quest’ultimo atteggiamento poteva essere dimaggiore nocumento per dipendenti e perl’utenza. Ci troviamo ancora oggi a dover mendicare la discussione su argomenti che dovevano essere affrontati e definiti ad inizio anno e che invece vengono sempre rinviati per arrivare ad essere un consuntivo delle somme a disposizione nel bilancio a disposizione dei dipendenti. Sono anni che non si sottoscrive un contratto integrativo, che non si programma e stabilisce un principio corretto sulla erogazione dello straordinario, sulla regolamentazione della mobilità dei dipendenti, sulla organizzazione del lavoro, sul fabbisogno del personale neiDistretti etc. Ci auguriamo finalmente di affrontare le tematiche sopra esposte calendarizzando le sedute per discutere operativamente di questi punti. Nel frattempo abbiamo vissuto una stagione di confronti e coinvolgimenti per comunicazioni sugli aspetti generali,sui qualisi è andato avanti per decreti con ilsommo obiettivo solo ditagliare e risparmiare. Infatti i decreti 49 e 29 come più volte detto, sono stati per lo più applicati solo ed unicamente per le parti di eliminazione, riduzione, risparmio e costrizioni delle erogazioni dei servizi; ben poca cosa è stata attuata nella fase disostituzione delservizio da prestare. Nessun miglioramento organizzativo e strutturale è stato attuato sul territorio per quanto riguarda i Distretti e le Unità Territoriali, i tempi di attesa per le prestazioni non sono certo diminuiti, mentre sono aumentati i problemi dell’utenza per le prenotazioni. Nelle sedi ASL periferiche, ma anche in quella centrale gli uffici sono superaffollati quando ci sono rinnovi e/o scadenze per ticket. Viene ancora denunciata la effettiva unificazione e uniformità di procedure nelle due ex ASL Provinciali, unificazione che siregistra solo peril giro di valzer dispostamenti che al momento esulano da una organica riorganizzazione del personale nell’Azienda. Lo stato dell’arte dal punto di vista di quanto esposto non riguarda solo il comparto ma anche la Dirigenza Medica eNon Medica, quest’ultima dal 2011 non vede corrisposta l’indennità dirisultato. Nonostante le diverse convenzioni sottoscritte con altre strutture Ospedaliere, per numerose ed onerose ore di prestazioni specialistiche aggiuntive di Dirigenti Medici, per garantire le turnazioni in maniera da fronteggiare le carenze di organico nei vari settori, il ricorso a ciò è diventato di prassi anche per il personale interno assumendo aspetti sproporzionati che evidenziano una scarsa e/o inconsistente programmazione. Perciò non possiamo e non vogliamo abdicare al nostro ruolo che ci impone di essere vigili e presenti laddove i temi in discussione attengono ad un insieme di cose che è la Sanità in Provincia di Avellino. Questo vale anche per quanto riguarda il Privato in tutti isuoisettori, dalle Cliniche, alla Riabilitazione, alle RSA, alle strutture disupporto per diagnosi etc.Funzione Pubblica Non possiamo essere liquidati e chiamati ad avere l’ informativa di prassi su quello che succede in Sanità nella nostra Provincia ( vedi Atto Aziendale peril quale siamo ancora in attesa delle valutazione dell’ARSAN) e con forza continuiamo a chiedere che venga sboccato il turnover, questo si che sarà efficace per un risparmio sicuro e perilmiglioramento deiservizi. Vogliamo essere coinvolti nelle scelte e programmazioni che la Direzione Strategica vuole effettivamente mettere in campo per dare risposte alle esigenze delle nostre comunità. Vogliamo che si attui maggiore sinergia tra la ASL e Il Moscati per evitare che cisiano prestazioni improprie in quest’ ultimo e che il ricorso al Pronto Soccorso sia di prassi. Non è possibile che si consenta durante alcuni periodi dell’anno che quasi tutti, Presidi Ospedalieri e Cliniche Private, dimezzino le loro prestazioni o addirittura chiudano, lasciando i cittadini in balia delle onde. In tutto questo tempo abbiamo dimostrato senso di responsabilità, tutti i lavoratori della Sanità ne hanno di fatto avuta molto di più, occorre adesso concretizzare i proclami con i fatti, dobbiamo fare in modo tutti insieme, Organizzazioni Sindacali, dipendenti, cittadini, che qu
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