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Cipriano: “Sabato votiamo la sfiducia. Il sindaco porti anche il dissesto”

Marco Imbimbo – La sfiducia verrà discussa il 24 novembre, dove potrebbe arrivare anche la dichiarazione di dissesto. «Se il sindaco propone di inserirla, noi siamo favorevoli», dichiara Luca Cipriano, capogruppo di “Mai più” che, a margine del consiglio comunale, commenta anche lo stop alle nuove assunzioni imposto dall’Aula all’amministrazione Ciampi.

«E’ stata sventata un’operazione clientelare che, negli ultimi giorni di questa travagliata consiliatura, puntava a realizzare 7 nuove assunzioni di cui un dirigente a tempo indeterminato – spiega Cipriano. Il budget comprensivo avrebbe sfiorato i 700 mila euro. Tutto ciò ci è sembrato inopportuno considerato che, la stessa giunta che ha proposto le sette assunzioni, continua a parlare di dissesto».

I due argomenti, assunzioni e dissesto, vengono giudicati in contraddizione da Cipriano. «Una delle caratteristiche per la quale si dichiara il dissesto è la non possibilità a pagare gli stipendi ai dipendenti. Quindi troviamo curioso come si possa assumere ulteriore personale se non si possono pagare gli stipendi agli attuali dipendenti», spiega Cipriano secondo cui le ultime operazioni messe in campo dalla Giunta Ciampi servirebbero a confermare che «l’amministrazione ha compreso di avere le ore contate e sta sparando gli ultimi fuochi di artificio. Vedasi le delibere di incarico per le fantomatiche direzioni artistiche per il Natale oltre ai contributi a decine di associazioni cittadine fittiziamente messi a gara – spiega Cipriano. Infine vedasi le sette assunzioni nascoste che il consigliere Petitto, in maniera precisa, ha portato all’attenzione dell’Aula e che abbiamo sonoramente bocciato».

Un’amministrazione, quindi, che secondo Cipriano sarebbe al capolinea, come dimostra quella mozione di sfiducia pronta ad essere approvata sabato 24 novembre. «Riteniamo inderogabile la discussione sulla sfiducia perché, probabilmente, quella che veniva chiamata l’operazione verità sui conti è stata completata sia con l’approvazione del Consolidato che l’intervento del collegio dei revisori dei conti».

Cipriano, infatti, svela novità dell’ultima sulla dichiarazione di dissesto che apre a nuovi retroscena. «Il presidente del collegio dei revisori (con cui si è intrattenuto a lungo a parlare durante il Consiglio, ndr) mi ha chiarito l’interpretazione che hanno dato al Tuel, ovvero che viene prima la deliberazione del Consiglio e poi la relazione dei revisori che accompagna la delibera di consiglio. Insomma il presidente ci ha chiarito che non dobbiamo aspettare più niente».

Cambia dunque lo scenario sul dissesto e la sfiducia. Il gruppo “Mai più” aveva sempre messo al primo posto la discussione sul dissesto e si era detto pronto a rinviare la mozione di sfiducia nel caso in cui la relazione dei revisori non fosse arrivata entro il 24 novembre, impedendo al dissesto di arrivare in Aula prima della sfiducia. Ora il quadro si è ribaltato perché il collegio dei revisori si esprimerà sul dissesto solo dopo che l’Aula lo avrà approvato. La relazione dei revisori servirà ad accompagnare alla Corte dei Conti la dichiarazione di dissesto.

L’argomento, quindi, secondo Cipriano, potrebbe arrivare in Aula stesso sabato mattina e discusso prima della sfiducia: «Se domani in capigruppo il sindaco ce lo propone, noi siamo pronti ad accettare. Nel momento in cui il presidente del collegio mi chiarisce che la relazione arriva dopo la deliberazione del Consiglio, allora ne possiamo discutere subito». Il primo cittadino, però, ha ribadito che senza la relazione dei revisori dei conti non porterà la dichiarazione di dissesto in Aula.

Quale sarà l’orientamento del gruppo “Mai più” sul dissesto non è stato ancora deciso, anche perché la relazione dei revisori avrebbe contribuito a chiarire meglio le condizioni dell’ente. «In base all’esito del dibattito e alla relazione dell’assessore alle Finanze noi prenderemo una decisione».

Quello che ormai è già deciso è il voto a favore della mozione di sfiducia che, a questo punto, non ha più nessuna possibilità di venire ritirata come si ipotizzava fino alla settimana scorsa. «Noi siamo pronti a votarla, non conosco la posizione di Preziosi e Gaeta, ma mi sembra di capire che anche gli altri gruppi siano pronti a votare la sfiducia».

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