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Cipriano: “Nessuno scatto in avanti, la mozione di sfiducia non si ritira”

Marco Imbimbo – Domani la conferenza dei capigruppo si riunirà per decidere cosa fare con la mozione di sfiducia al sindaco Ciampi. La Prefettura ha chiesto notizie in merito, visto che dovrà essere portata in Consiglio Comunale entro il 26 novembre, ma il presidente Ugo Maggio ha annunciato la possibilità che venga ritirata, per consentire alla dichiarazione di dissesto di concludere il suo iter e arrivare in Aula.

Luca Cipriano, capogruppo di “Mai più”, però tuona contro questa volontà: “Sono contrario a questa ipotesi. Ritirare la mozione di sfiducia è un passo falso che mina la credibilità di chi l’ha sottoscritta. Quindi è meglio calendarizzarla per il 26 novembre e aggiornarci il 24 per vedere cosa è successo sul dissesto”.

Nessun ritiro della mozione, dunque, per il gruppo “Mai più”, ma piuttosto iniziare a convocare il consiglio comunale per il 26 novembre, ultimo giorno utile, e attendere che il collegio dei revisori dei conti si esprima sulla dichiarazione di dissesto, in modo da portare la pratica in Aula. “Se non dovesse arrivare entro quella data, allora potremmo pensare di ritirare la mozione e consentire alla dichiarazione di dissesto di arrivare in Aula – spiega Cipriano. Ma ritirarla già da adesso significa fare la figura di coloro che non hanno le idee chiare sull’argomento. Se poi l’obiettivo è proprio questo, cioè, non essere convinti fino in fondo di voler sfiduciare Ciampi allora lo scopriremo solo giovedì in capigruppo”. La sfiducia, dunque, non è in discussione per il gruppo “Mai più”, ma l’iter prevede un passaggio fondamentale: “Prima bisogna affrontare la questione dissesto”, spiega Cipriano.

Le dichiarazioni di Maggio secondo cui alcuni gruppi consiliari potrebbero proporre il ritiro della mozione già domani, rischiano di rafforzare l’ipotesi che vede non tutti i firmatari realmente intenzionati a mandare a casa l’amministrazione Ciampi. “Il presidente del Consiglio Comunale si è un po’ spinto oltre – spiega Cipriano – sarà poi il suo capogruppo a chiarire la loro posizione. Inoltre anche il Prefetto ha chiesto quando verrà calendarizzata, quindi non vedo il motivo per non rispondere al suo interrogativo”.

Tra l’altro anche l’atto di ritirare la mozione di sfiducia non sarebbe così semplice da realizzare. Al momento risulta depositata sia in Comune che in Prefettura, quindi servirebbe l’unanimità dei 19 consiglieri firmatari per ritirarla, a meno che non si decida di portarla in Aula e poi far cadere il numero legale, evitando la discussione in Consiglio. Anche questo argomento verrà discusso in conferenza dei capigruppo.

Il tempo, dunque, stringe tra mozione di sfiducia e dichiarazione di dissesto. Non è assurdo ipotizzare un’unica seduta, il 26 novembre, in cui affrontare i due argomenti, sempre se dovesse arrivare in tempo il parere dei revisori dei conti. “Se c’è il loro parere, allora si può fare – ammette Cipriano. Di sicuro verrebbe fuori un lungo Consiglio Comunale, con due argomenti delicati all’ordine del giorno, ma servirebbe a dimostrare quali siano le intenzioni reali dei consiglieri. Se invece qualcuno vuole tirarla per le lunghe, si alimentano i sospetti di chi dice che non vogliono sfiduciare il sindaco”.

Oltre alla mozione di sfiducia, in conferenza dei capigruppo si discuterà anche della querelle che ha visto coinvolti il sindaco Ciampi e il dirigente alle Finanze, Marotta, quest’ultimo accusato dal primo cittadino durante l’ultimo consiglio comunale. I dissapori sarebbero poi rientrati lunedì mattina, al termine di un faccia a faccia tra i due. “Questo è un altro aspetto che il sindaco dovrà chiarire in conferenza dei capigruppo – ammette Cipriano. Il rapporto tra lui e il dirigente alle Finanze è diventato incomprensibile e questa ambiguità non aiuta. Il sindaco dovrà dirci formalmente se ha fiducia nel dirigente o meno”. Inoltre, sempre lunedì, prima del confronto tra i due, il sottosegretario Carlo Sibilia, su Facebook, aveva tuonato proprio contro il dirigente. “Sibilia fa ingerenze non dovute nelle vicende amministrative, quindi non do alcun peso alle sue dichiarazioni – precisa Cipriano. Mi interessa molto di più, invece, il parere del sindaco perché inizialmente sembrava intenzionato a una palese sfiducia verso Marotta, poi apprendiamo che ci sarebbe stata una pace tra i due. Insomma, chiederemo chiarimenti al sindaco sul rapporto che ha con il dirigente”.

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