Cinema – Ieri era ufficioso, oggi è ufficiale. Il cortometraggio Molo 22, interpretato da un grande Philippe Leroy, scritto e diretto da Giambattista Assanti è in corsa per le Nominations ai Cèsar Francesi. Il premio è un po’ l’equivalente dell’Oscar europeo. Bisogna andare indietro nel tempo per ricordare che solo Ettore Scola con Ballando Ballando e il Mondo Nuovo giunse a conquistare questa tipologia di premio. Molo 22, girato interamente a Terracina cinque settimane fa, racconta il ritorno di Daniel, un cineoperatore francese nella città laziale. Un ritorno nostalgico e melanconico che Daniel compirà sul filo della memoria attraverso le immagini struggenti ed intense di un documentario precedentemente realizzato sulla festa della Madonna del Carmelo di Terracina. Il corto che vuole anche essere un omaggio al cinema francese a cui si è sempre ispirato Leroy, è stato girato in sedici millimetri da una troupe italiana di tutto rispetto. Il soggetto è stato scritto da Assanti e da Daniele Nannuzzi (vincitore del David di Donatello direttore della fotografia e collaboratore assiduo di Ettore scola e Franco Zeffirelli), mentre gli altri componenti della troupe sono Antonio Pignatelli e Maurizio Stanco rispettivamente aiuto regia e scenografo, Eliana Carchia al trucco, operatore di ripresa Cristiano Samassa, anch’ egli operatore dal maestro Zeffirelli. Molo 22 è stato proiettato lo scorso 8 Settembre nell’ambito del film festival di Mirabella Eclano, alla presenza di Leroy e della protagonista femminile Claudia Tuccelli, riscuotendo un sincero e commovente applauso. Per le prossime settimane il corto dovrà essere riversato in trentacinque mm e proiettato almeno in due sale cinematografiche di Parigi. Inoltre condizione essenziale per entrare nella fase finale è il trasferimento della nazionalità in una produzione francese doc: La TF1 international di Adeline Fontaine ed Henri Ernst distribuiranno il corto dopo averne pianificato la partecipazione ai Cèsar con il giovane produttore italiano Gianfranco Grieci della Grieci productions. “Ho sempre creduto nei giovani autori – ha affermato Leroy – e di Giambattista mi ha convinto il suo entusiasmo e la sua audacia. Mi ha telefonato e mi ha ‘corteggiato’ per sette mesi. Come avrei potuto dirgli di no? Contrariamente a voi italiani, il mercato del corto in Francia è un mercato prosperoso, da Godard, Chabrol, a Luc Besson i corti sono stati una ottima palestra. Essendo io giurato dei Cèsar non potrò votare, per cui Molo 22 partirà con 1 voto in meno”. Assanti si dichiara non preoccupato della giusta penalizzazione: “Per me già essere in gara per i Cèsar è una grande vittoria, anche se per pochi giorni Mirabella e tutta l’Irpinia potrà sentirsi protagonista di un premio cinematografico così prestigioso…e poi … mi piacciono le sfide.”
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