Federica Sarno, è di Atripalda l’astro nascente del cinema italiano

0
589

Con la morte di Ettore Scola, il grande cinema italiano è tornato alla ribalta insieme alle nostalgiche pellicole degli anni ’70 del maestro di Trevico, autentici capolavori della storia della cinematografia italiana.

L’eccellenza rappresentata dalla commedia made in Italy è stato un punto di riferimento per tutte le vecchie e nuove generazioni che si accingevano a varcare il campo della recitazione per trovare quel campo fertile dove affermarsi.

Di questo e di altri argomenti abbiamo discusso con la giovane attrice atripaldese, Federica Sarno, con cui si è stilato un breve bilancio sul cinema italiano ed un’attenta analisi della sua carriera in continua evoluzione.

Federica, nata ad Atripalda nel 1988, muove i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo calcando, giovanissima, le più famose passerelle della moda milanese. Dopo essersi diplomata con il massimo dei voti al liceo scientifico De Caprariis di Atripalda, si trasferisce a Roma per studiare recitazione. E’ la scelta che le cambia la vita. Il suo percorso di affermazione nel cinema italiano è appena iniziato, ma la giovane irpina attrice vanta già importanti esperienze lavorative di tutto rispetto.

Con la morte di Ettore Scola se ne va un pezzo del grande cinema italiano, quale è stata la tua reazione?

“Non ho avuto il piacere di conoscerlo ma la sua scomparsa ha di certo lasciato un vuoto incolmabile nel cinema d’autore italiano. Oggi pochi si cimentano in questo genere così particolare ed interessante ma la cosa più importante è l’eredità lasciata dal maestro Scola”.

Le pellicole di Scola sono state e sono pietre miliari del cinema italiano. A quale di esse sei particolarmente legata?

“La Terrazza è uno dei miei film preferiti in assoluto sia perchè mi piace molto la storia, sia perchè rispecchia la società di questo periodo e il nostro mondo. Mi ci rivedo molto nel film di Scola perchè mi è capitato spesso e volentieri, di ritrovarmi in “terrazze” e feste mondane romane che rispecchiavano totalmente le scene del film che apparivano tanto finte ma in realtà erano esattamente il contrario. In questa pellicola c’è un cast allucinante, attori pazzeschi come Gassman, Mastroianni, Trintignant che ammiro tantissimo”. 

La tua vena artistica ti ha portato subito a calcare le passerelle della moda quando eri giovanissima per poi passare sotto la luce dei riflettori del cinema. Cosa ti ha spinto a intraprendere la carriera di attrice?

“Sin da subito ho capito che non era il mondo adatto a me, non all’altezza delle mie aspettative e della mia personalità. Un ambiente troppo basato sull’esteriorità che non valorizza il carattere di una persona. Nel cinema, invece, posso mostrare il mio valore e dare il mio contributo sfruttando anche i sacrifici fatti e gli studi che tuttora continuo a seguire. In ogni personaggio che interpreto posso metterci un pizzico di me, a differenza della moda che è solo un contenitore. Il cinema è la mia più grande passione, ho sempre sognato di lavorare nello spettacolo; sin da piccola obbligavo i miei parenti a vedere i piccoli cortometraggi creati da me dove cantavo, ballavo, recitavo ed era divertentissimo”.

Qual è il tuo giudizio sul cinema italiano dove ti stai pian piano affermando?

“Seguo tantissimo il cinema italiano, perché è lì che voglio lavorare. Mi piacciono i film d’autore e quelli drammatici. Ultimamente la qualità del film italiano sta salendo ed è in evoluzione: l’esempio principale è il film “L’attesa”, esordio alla regia di Piero Messina che, dopo aver collaborato con Paolo Sorrentino per diversi anni, è riuscito a tirar su una pellicola propria che sarà presente alla Mostra del Cinema di Venezia. Non siamo in una fase di stallo ma in netta crescita, forse ciò che limita il cinema italiano è il fatto che lo spettatore va a vedere sempre i film degli stessi registi, se si andasse a guardare pellicole diverse, anche con un cast di minore importanza, si potrebbe constatare come la qualità sta salendo”.

Hai interpretato svariati personaggi nella tua ancor breve carriera di attrice. Dal ruolo storico di Maria Sofia di Borbone nella fiction della Rai “Il generale dei briganti”, al personaggio più mondano di Allegra de “Le frise ignoranti”. Quale personaggio senti più vicino a te e cosa hai provato nell’interpretarlo?

“Paradossalmente non mi rivedo in nessuno. Di sicuro posso dire che ho avuto la fortuna/sfortuna di interpretare personaggi totalmente diversi da me che mi hanno portato a studiare molto di più la parte da interpretare dal momento che non era a me congeniale. Mi assegnano sempre personaggi con grandi problemi sociali oppure legati alla mondanità, cosa strana per me visto che sono una persona a cui non piace uscire spesso la sera…”.

Hai lavorato con attori del calibro di Fabio Troiano, Massimo Dapporto, Daniele Liotti, Lino Banfi, Dario Bandiera e in ultimo Silvio Muccino. Quanto questi signori grande schermo hanno accresciuto il tuo bagaglio d’esperienza e di chi ti porti un piacevole ricordo?

“Senza dubbio Dario Bandiera, un personaggio esagerato che nasce come comico per poi diventato un attore comico. Ed è proprio così come lo si vede in tv: simpatico, spontaneo e molto alla mano. Mi ha aiutato tantissimo nel film de “Le frise ignoranti” dove essendoci un cast di comici era difficile tenere i loro tempi; sono stati tutti molto carini compreso Lino Banfi. L’esperienza che più mi ha formato e che tengo più a cuore è quella della fiction “Il generale dei briganti” poiché è stato il mio esordio assoluto sul set cinematografico. Mi ricordo che abbiamo girato anche in condizioni non particolarmente idilliache, faceva caldissimo e poi l’ambiente tra campagne e cavalli non mi era particolarmente familiare ma è stata comunque un’esperienza stupenda. Silvio Muccino, invece, anche lui è stato molto carino e disponibile nonostante abbia passato poco tempo sul set del suo film”.

Quali sono i tuoi prossimi impegni e quando ti rivedremo in TV?

“Tra qualche settimana mi vedrete su Rai 1 nella fiction “Don Matteo 8” dove interpreto una ragazza incinta che ha avuto problemi di droga in passato e che ad un certo punto entra in coma, ma tutto si risolverà con un lieto fine. Ad ottobre 2016 dovrebbe uscire la commedia “Gli Scoppiati” di Simona Izzo.  Nel cast ci saranno Max Gazzè che ha curato anche le musiche, Francesca Neri, Valentina Cervi. Io avrò un ruolo particolare ma sarà bello poi scoprirlo in corso d’opera”.

Chi è la tua attrice preferita?

“Stimo molto Valeria Golino e Maya Sansa, impegnate nel genere di film che più mi appassiona anche se i miei miti sono Monica Vitti e Giulietta Masini, dei colossi del cinema che sono imparagonabili. Mentre tra le attrici straniere ammiro molto Cate Blanchett”.

Ami molto i tatuaggi, uno dei tuoi recita “Follow your heart”. Quanto il tuo cuore ha inciso sulle scelte fatte?

“Il mio cuore ha sempre avuto un ruolo fondamentale. Sono una persona molto impulsiva e testarda. A volte faccio cose di cui quasi mi pento dopo pochi minuti. I tatuaggi sono la mia passione e fino ad ora non mi hanno creato problemi anche se l’ultimo mi potrebbe dar qualche impiccio dal momento che, poco più di un mese fa, mi sono tatuata “Il bacio” di Klimt sul fianco che è abbastanza grandicello… Vado a tatuarmi ogni volta che c’è un evento importante della mia vita che voglio immortalare”.

Sei un’atripaldese doc, che rapporto hai con la tua città natale?

“Ad Atripalda sono legatissima anche se, a causa dei miei impegni, ci torno davvero poco, solo ad ogni festa comandata. Mi è problematico scendere in Irpinia anche perché il mio cane, che non è giovanissimo, mi renderebbe difficile spostarmi di frequente. Nonostante tutto il cordone ombelicale che mi lega alla mia terra è sempre forte. A livello sociale l’ho vissuta poco anche perchè mi sono spostata a Milano quando avevo 16 anni per la moda e il tempo libero lo passavo in casa a studiare. Ad Atripalda ci sono ricordi e posti che porterò sempre nel mio cuore. Quando passo davanti al liceo De Caparariis mi sale un pò di malinconia, lì ho vissuto gli anni più belli della mia giovinezza e mi piace vedere come il mio paese pian piano si sta evolvendo. Però quando ho bisogno di mangiare pizza devo gioco forza raggiungere la mia terra”.

Qual è il tuo più grande sogno nel cassetto?

“Il mio sogno più grande è lavorare nel cinema francese anche se non conosco la lingua quindi dovrei prima impararla. Anche lavorare con il regista Marco Bellocchio è uno dei miei più grandi sogni come lavorare nella commedia con Paolo Virzì e Carlo Verdone”.

In conclusione cosa ti sentiresti di consigliare a tutte quelle ragazze che come te sperano di affermarsi nel mondo dello spettacolo?

“L’imperativo è studiare. Soprattutto i giovani si lasciano attrarre da un’intervista su un giornale, da una foto su Facebook o da una comparsata in tv: questo è solo il contorno della nostra attività, presente quando pubblicizzi qualche lavoro frutto di un duro sacrifico e tanto studio che va plasmato e forgiato nel corso degli anni. Ancora oggi io, che non mi sento di aver realizzato nulla, continuo a studiare e poi la cosa importante è essere tenaci e credere nell’obiettivo da raggiungere fino in fondo”.

A Federica, la redazione di Irpinianews augura le più grandi fortune con la speranza di vedere realizzati tutti i suoi sogni.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here