Singolare richiesta da parte dell’amministrazione di Ogliastro nel Cilento, che ha deliberato l’iter per la costruzione di una statua di Padre Pio alta 85 metri, per la quale la sola progettazione potrebbe arrivare a costare 15 milioni. Del monumento esiste per ora solo un modellino, costato 8mila euro donati da un pasticciere torinese, mentre l‘opera compiuta arriverebbe a costare 150 milioni di euro e dovrebbe diventare la 59esima statua più alta del mondo.
“Si ma qui mancano acquedotto e strade efficienti”.
Subito la puntuale e pungente risposta del web per cui è palese la mancanza di priorità del sindaco Michele Apolito, che ha intenzione di trasformare il comune del salernitano in una tappa del turismo religioso, nonostante le sole 2mila anime presenti nel territorio.
“Ad Ogliastro non c’è acqua, la rete fognaria è un colabrodo in più le ccomunicazioni stradali sono pessime”.
Hanno affermato su Twitter gli abitanti del luogo, noncurante la giunta ha accettato la sfida per la costruzione di un mirabolante monumento a Padre Pio, un’opera che farebbe impallidire il Cristo Redentore di Rio de Janeiro e che risulterebbe essere alta più del doppio del Cristo di Maratea.
Nell’opera di costruzione sarà coinvolto anche il vicino comune di Prignano, confinante con Ogliastro. La statua sarà collocata a confine tra i due paesi e per realizzarla si dovrà spianare un’intera collina.
“Ecco perché questo paese non ha nessuna chance di salvarsi”.
Continuano i commenti sul web:
“Riassumendo: la chiesa interviene definendo i matrimoni civili una non priorità, sulla statua di Padre Pio da 85 metri invece silenzio”.
“Sono un devoto di Padre Pio, ma quando sono stato a Porto Rotondo ho visto troppa speculazione”.
“Con tutto il rispetto per Padre Pio, ma non esageriamo: c’è gente che muore di fame”.
“Non si comprende allora come il turismo religioso potrebbe partire dopo la costruzione della statua votiva di Padre Pio – dichiarano dal Comitato Cittadino Ogliastro Cilento e frazioni – La viabilità è dissestata, il tratto di superstrada che collega Agropoli e il Vallo della Lucania è interrotto e risultano difficili i collegamenti con Sapri e verso il Nord, inoltre con il nostro serbatoio possiamo resistere per sole 24 ore con l’acqua, non vediamo l’utilità di questa grande Opera, bisogna dare precedenza alle priorità.”