Ciampi è il sindaco di tutta la città. Pizza tradito, le periferie gli voltano le spalle

0
260

Marco Imbimbo – All’indomani del voto al primo turno del 10 giugno, avevamo definito Vincenzo Ciampi come il candidato sindaco trasversale alla città. Dati alla mano, sezione per sezione, il neo primo cittadino aveva racimolato consensi in tutta Avellino, mantenendosi in media con la percentuale totale ottenuta al primo turno. Dal canto suo, invece, Nello Pizza, pur attestandosi al primo posto in ogni sezione, aveva fatto registrare dei segnali eloquenti: nel centro cittadino la sua percentuale era inferiore a quella totale ottenuto, mentre man mano ci si spostava in periferia, i suoi consensi aumentavano, addirittura superando il 50% in alcune zone come San Tommaso e Borgo Ferrovia.

Il ballottaggio, analizzato sezione per sezione, dice due cose importanti: Ciampi si conferma sindaco trasversale ottenendo un consenso costante in tutti i seggi, mente Pizza perde quelle che erano state le sue roccaforti. Le periferie lo tradiscono, voltandogli le spalle a preferendo a lui l’esponente dei 5 Stelle. Una vittoria, quella di Ciampi, che porta la firma di tutta la città. Ogni sezione, infatti, ha preferito lui a Pizza, fatta eccezione per la numero 36 di Via Roma dove il candidato di centrosinistra supera di 119 voti (290 contro 171). Scarto minimo, invece, nella sezione 43 di San Tommaso: 208 Pizza e 204 Ciampi.

Ecco i voti presi da Vincenzo Ciampi e Nello Pizza in ogni sezione

In tutti gli altri 70 seggi, si registra la debacle di Pizza. Una batosta importante per il candidato di centrosinistra che, non solo viene superato da Ciampi, ma dimezza i voti presi appena 14 giorni prima. Al contrario, il candidato 5 Stelle quasi li raddoppia in tutti i plessi in cui si è votato. Anzi, numeri alla mano, il risultato di Ciampi è quasi sempre vicino alla sommatoria dei voti presi al primo turno da lui e dai candidati che lo hanno sostenuto al ballottaggio: Morano, Preziosi e Cipriano.

Il vero ribaltone arriva da San Tommaso dove Pizza perde quasi 800 voti scendendo da 2113 a 1338, mentre Ciampi raddoppia passando da 883 a 1720, e quest’ultimo dato è vicino alla somma dei voti presi al primo turno da Ciampi, Preziosi, Cipriano e Morano. Altra batosta arriva da Borgo Ferrovia, seggio dove Pizza aveva superato il 50% al primo turno, invece crolla al battoaggio prendendo 498 voti a fronte dei 746 di Ciampi (due settimane fa era 922 a 400 a favore di Pizza). Altra periferia che volta le spalle al centrosinistra è Rione Mazzini dove Ciampi prende 783 voti raddoppiando i 387 del primo turno, mentre Pizza crolla da 903 a 538.

Il centro cittadino si schiera compattamente con Ciampi premiandolo con 2080 voti a fronte dei 997 voti dati al primo turno, per contro condanna Pizza facendolo scendere da 1744 a 1303 consensi. I 5 Stelle stravincono anche a via Scandone passando da 630 a 1321 preferenze in due settimane, mentre viene bocciato Pizza che scende da 1170 a 843 voti. Preferenze raddoppiate anche a Contrada Baccanico per Ciampi (da 527 a 1110) con Pizza che scende da 1097 a 775 voti.

Questo trend viene rispettato in tutti i seggi della città, confermando un Ciampi sempre in vantaggio e con un numero di voti nettamente superiore al primo turno, ma quasi sempre uguale alla somma dei consensi presi da lui, Morano, Preziosi e Cipriano. Un dato che ha un valore puramente simbolico perché, in realtà, la matematica e la politica non sono mai andati d’accordo, anzi la matematica diventa un’opinione in politica. Pizza, invece, viene duramente condannato dai numeri, perdendo consensi in tutti i seggi, soprattutto quelli che, al primo turno, avevano rappresentato la sua roccaforte, invece al ballottaggio sono diventati la sua condanna.