Avellino – Bella, elegante e nuova: “Ciak si… gira”. E’ la rivista dell’Ente Provincia. Una ricerca interessante all’insegna della riscoperta del territorio e delle sue offerte culturali. Un salto nel passato, nel presente e nel futuro della creatività cinematografica tutta irpina. Lustro dunque al tempo che è stato con il ricordo di Camillo Marino, Giacomo D’Onofrio, Ettore Scola, Sergio Leone, Aurelio e Dino De Laurentiis punti di riferimento per giovani e non. Talenti che non possono prescindere dalle grandi figure e dai grandi eventi, onore per l’Irpinia. Il Laceno d’Oro per citarne uno. Foto ingiallite che accompagnano le 115 pagine di una rivista che fa riflettere. Di un testo contro l’inerzia, la passività, figlia dell’intelligenza irpina. La ricerca certosina, la scoperta di pubblicazioni inedite, la lettura facile grazie ad un impaginato leggero ed arioso, fanno di “Ciak… si gira”, un vero e proprio capolavoro di editoria “che aiuta a dipingere l’affresco della nostra provincia, terra affascinante – ha dichiarato la presidente Alberta De Simone – che vive in bilico tra le grandi eccellenze, personalità di rilievo internazionale con una popolazione caratterizzata da numerosi gruppi capaci di iniziative diffuse ed interessanti (…). Attraverso la documentazione proposta, il lettore potrà cogliere momenti inscindibili e salienti della storia irpina, una terra che si è riscattata con orgoglio e dignità grazie anche, e soprattutto, a coloro che per doti, intelligenza, cultura, preparazione e capacità di simpatia in tutti gli ambienti, hanno proiettato i nostri paesi non solo in Italia ma nel mondo”. Il primo inquilino di Palazzo Caracciolo non manca di ringraziare chi è stato l’anima della rivista: Antonio Porcelli direttore responsabile che sapientemente è riuscito a mettere insieme i tasselli di una storia riscoperta avvalendosi della professionalità di collaboratori del calibro di Paolo Speranza, Paolo Saggese, Antonio Spagnuolo, delle recensioni del passato, della validissima Natascia Festa, Giampiero Monetti, Costantina Fioretti, etc. e del supporto notevole di Nicola Sandulli. Una pubblicazione volano “di una nuova frontiera culturale, capace di interagire le molteplici iniziative locali con le grandi eccellenze che questa terra esprime. Potenzialità e sinergie che dovrebbero essere più frequentemente presenti tra noi ed utilizzate come mezzi per creare un anello che favorisca il recupero di un’identità a volte smarrita, dimenticata, e la sua proiezione in un futuro più qualificato e meritevole”. Insomma su… la testa, via al cinema apripista, chissà, di un grande evento per la nostra Irpinia e a tutte le creatività che riescono ad imporsi nel panorama nazionale e mondiale regalandoci pellicole di gloria.
(Di Teresa Lombardo)
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