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“Ciak Irpinia”: 300 operatori a Taurasi. Stefano Di Marzo: “Un successo, lavoriamo già per la seconda edizione”

Trecento operatori nel Castello Marchionale di Taurasi per la prima edizione di “Ciak Irpinia, buona la prima”. E’ esaltante il bilancio dell’iniziativa ideata e organizzata dal Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia per favorire lo scambio di idee, informazioni ed impressioni sul territorio irpino tra stampa specializzata, produttori, tecnici ed esperti.

La giornata si è aperta con la degustazione “alla cieca” (senza conoscere cioè cantine e produttori di provenienza) affidata ad un panel di giornalisti nazionali e internazionali di settore, dell’annata 2016 delle DOCG Fiano di Avellino e Greco di Tufo e della Falanghina Irpinia DOC, mentre per i rossi si sono accesi i riflettori sull’annata 2013 del Taurasi DOCG.

Il professor Luigi Moio, che ha presieduto il comitato tecnico, si è soffermato sulle caratteristiche dei vini oggetto della degustazione, illustrando le peculiarità climatiche e morfologiche delle due annate. Moio ha rimarcato inoltre la validità dell’iniziativa destinata, se ripetuta con costanza nel tempo, a creare uno storico delle annate, utile a studiare l’andamento delle produzioni nel corso degli anni. Dal confronto sono emerse importanti indicazioni anche in ordine ad alcune caratteristiche dei nostri vitigni in connessione con i diversi andamenti delle annate agrarie.

Attenti e positivamente colpiti dall’iniziativa i giornalisti di settore che nei prossimi giorni invieranno report dettagliati sulle degustazioni.

Più easy la seconda parte della giornata con il walkaround tasting, una degustazione dei vini delle oltre 40 aziende consorziate aperta a esperti, winelovers, professionals, trade. Protagonisti ancora una volta i vini irpini, stavolta in abbinamento ai piatti preparati da cinque chef della provincia coordinati da Mirco Balzano.

Soddisfatto il presidente del Consorzio Stefano Di Marzo, già proiettato sulla seconda edizione della kermesse. “Il risultato finale è largamente positivo, sia in riferimento alle presenze che al riscontro della stampa nazionale e internazionale di settore. Come Consorzio abbiamo voluto mettere in campo un’iniziativa che potesse diventare riferimento nel nostro settore. Le nostre produzioni di qualità meritano una vetrina sempre più internazionale, in grado di promuovere e veicolare un intero territorio”.

Per Di Marzo è già tempo di pensare alla prossima edizione: “L’obiettivo è la crescita del movimento enoico irpino, grazie a occasioni di confronto che consentano a tutti i produttori di condividere le linee di sviluppo del proprio territorio: la filiera vitivinicola sta dando segni di compattezza e coesione e questo non può che rappresentare un valore aggiunto anche sui mercati internazionali”.

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