Chiusano, Romano: passo dalle prediche ai comizi, con noi la discontinuità

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“Eccoci qui, dopo le prediche passiamo ai comizi”. Antonio Romano, l’ex parroco di Chiusano che ha scelto di lasciare la tonaca per amore, ha esordito così ieri sera dal balcone di Piazza Dante che ha ospitato il comizio della sua lista alle amministrative, quella di “Liberazione per Chiusano”, scherzando su questa nuova veste di confronto con la comunità chiusanese. “Adesso devo parlare ai cittadini e non ai fedeli, per comunicarvi però cose altrettanto utili ed interessanti”. “Siamo riusciti a salire su questo balcone e per noi e’ gia’ un successo. Ci conosciamo già da 23 anni e io mi sento chiusanese a tutti gli effetti. Ciò che sono e ho fatto in questi anni e’ sotto gli occhi di tutti”. Ha ricordato quanto realizzato nel suo precedente ruolo “pubblico” e anche la scelta fatta. Ha garantito lealtà ai suoi compagni di viaggio, promettendo di “non barattare per tornaconto personale la dignità ed essere alternativi, puntando sulla discontinuità”. Vogliamo essere una testa d’ariete per abbattere la vecchia maniera di fare e considerare la politica. Per noi fare politica vuol dire mettersi a disposizione del popolo e non servirsi del popolo”. Alle critiche sul motivo di discredito di una sua eventuale elezione a sindaco, Antonio Romano ribatte che invece la sua elezione potrebbe essere motivo “di vanto davanti a tutta l’Italia, dimostrerebbe che i chiusanesi non si lasciano influenzare dal conformismo, dal moralismo bacchettone, ma hanno una mentalita’ lungimirante, aperta, che sa guardare oltre al buco della serratura”. Una serie di domande che però il candidato sindaco non ha potuto continuare a rivolgere al suo competitor, visto che alla fine dell’orario prestabilito e’ stato invitato a sospendere il comizio, non senza stigmatizzare però il comportamento “arrogante” tenuto nei confronti della sua lista. Prima di lui erano intervenuti gli altri candidati nella squadra per le amministrative, a partire dall’ex consigliera della maggioranza di De Angelis, Pina Dello Russo, che ha spiegato le ragioni per cui ora si trovava dall’altra parte della barricata. “Io mi sono dimessa l’otto agosto 2023- ha spiegato- perché non mi ritrovavo più nel loro modo di amministrare e fare le cose, nel modo più assoluto nel comportamento del sindaco, che già da qualche anno non aveva più un rapporto equilibrato con i cittadini. Nulla da opinare sulla sua intelligenza e sulla sua competenza, nei primi cinque anni ha rinnovato Chiusano, nessuno lo può negare. Poi i suoi obiettivi sono evidentemente cambiati e ha completamente trascurato i chiusanesi. Alzava la voce ad ogni richiesta che riceveva, oppure si vantava dei messaggi che riceveva. Preferisco perdere, ma farlo con dignità. L’altra sera ho sentito parlare di democrazia, ci avete messo i bastoni tra le ruote per evitare che questa lista uscisse, ma noi nonostante tutto ci siamo riusciti. I progetti tanto sbandierati sono tutti incompleti”. Dopo l’intervento di Pino Palermo e’ toccato ad Aemi Dell’organo, che ha spiegato come si è giunti a mettere in campo la lista alle amministrative: “Il sindaco sabato ha detto che la politica non si improvvisa- ha detto Dell’Orfano- Ha ragione. Ma se non si inizia mai, non si può certo fare esperienza. Per cui abbiamo deciso di fare questo passo. Siamo un po come Davide contro Golia, come i trecento di Sparta contro Serse. Una cosa devo dirla: sindaco, stasera c’è più gente di sabato, si vede che abbiamo suscitato curiosità, sarà del popolo. Quando Antonio Romano ha deciso di fare la lista ha contattato molte persone, che però dopo aver dato la disponibilità hanno deciso di fare, non so per quale motivo, un passo indietro. Volevamo dare voce a quella parte di popolo che non era soddisfatta dell’attuale amministrazione. Perche non si può piacere a tutti”.