Chiusano – Continuano le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Montella a seguito dell’atroce delitto che si è concluso con due drammi: la morte di un 28enne e l’arresto di un 20enne. I Carabinieri della locale stazione, infatti, coordinati dal Sostituto Procuratore di Turno, stanno effettuando una minuziosa e dettagliata attività di indagine al fine di chiarire, al di là delle chiacchiere di paese che hanno dato luogo ad interpretazioni distorte dell’efferato delitto, le reali motivazioni, le modalità attuative e l’individuazione dell’arma del delitto. Per il movente si pensa a vecchi rancori tra i due giovani e qualche discussione di troppo avuta in passato, forse per questioni di pascolo, visto che i due greggi distano poche centinaia di metri, o addirittura per motivi passionali. Ulteriori sopralluoghi e pattugliamenti, infatti, sono stati effettuati all’alba, per ritrovare l’oggetto con cui Giuseppe V. ha colpito Luciano Dello Russo. Per individuarla e per capire gli ultimi spostamenti dei due giovani, inoltre, sono state acquisite numerose testimonianze delle persone che ieri erano impiegate nei lavori nei campi o stava portando a pascolo i loro animali. Gli investigatori e il Magistrato della Procura di Avellino hanno trascorso l’intera notte negli uffici della stazione di Chiusano per ricostruire quanto accaduto prima, durante e dopo il tragico fatto di sangue consumatosi alle pendici del monte Tuoro. Inoltre, domani mattina, l’esame autoptico disposto dai Magistrati della Procura di Avellino, coordinati dal Procuratore Capo Mario Aristide Romano, potrebbe fornire, dal tipo di lesioni presenti sul corpo del giovane Dello Russo, alcuni elementi decisivi per comprendere ulteriormente e confermare la dinamica del delitto ed il tipo di arma utilizzata dal giovane omicida. Intensa, dunque, l’attività dei Carabinieri di Montella che, ieri, dopo la scoperta del cadavere del giovane, avevano messo in atto un consolidato ed efficace dispositivo, con posti di controllo e rastrellamenti, per mettere alle corde il giovane criminale, tanto da rintracciarlo poco prima che si consegnasse alle Forze dell’Ordine. Presso la stazione di Chiusano, messo alle strette, il 20enne ha ammesso le proprie responsabilità con un’ampia e completa confessione che ha avvalorato gli elementi già raccolti sul luogo del delitto, inchiodando l’indagato.
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