«Chianche non più terra di rifiuti, ma terra di vino e di idee». Con questo claim e con la lista “No al Biodigestore” Sabino Morano si candida alle amministrative di Chianche. Come un grimaldello il presidente di Primavera Irpinia apre le porte del comune della Valle del Greco alla politica. Lo fa insieme a un gruppo di amici uniti dalla passione per la politica non intesa come mera gestione del consenso ma come spazio di partecipazione, discussione e analisi.
Protagonista di numerose iniziative e attività, spesso coraggiose e controcorrente, Morano sfata un altro tabù e sfida la cristallizzazione del voto in un sistema gerontocratico e familistico come è quello delle comuni irpini. Pur restando all’esterno delle liste, in questi mesi con la sua associazione si è speso molto affinché riaffiorassero la libertà di coscienza e la coscienza civica in un paese di 500 anime dove da troppi lustri clan familiari si alternano nella gestione di un consenso parcellizzato e congelato.
Da segnalare anche la novità rivoluzionaria di questa lista che non nasce per occupare posti in Consiglio Comunale ma per riempire uno spazio vuoto generato dall’assenza di programmazione e buonsenso. Insomma, il dato è tratto e nelle prossime settimane si potrà valutare la vera portata di questa azione politica che farà di certo discutere e che ha come unico scopo quelllo di riaccendere i riflettori su un tema così importante come quello del biodigestore. Intanto una prima vittoria, con la presenza della scritta “No al biodigestore”sulla scheda elettorale, è già stata ottenuta. Al momento del voto i cittadini di Chianchenon avranno alibi e dovranno decidere se scegliere il biodigestore e i rifiuti o un’altra forma di sviluppo legato alla filiera vitivinicola e alle altre risorse gastronomiche e paesaggistiche che la loro terra offre.