Bufera Cgs, a processo Ambrosone e Gennarelli. Stralciate posizioni di Casarella, Belmonte e Palmieri

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Il Gup del Tribunale di Avellino Antonio Sicuranza ha rinviato a giudizio l’attuale consigliere comunale di Avellino Enza AmbrosoneRoberto Gennarelli nell’ambito dell’inchiesta sulla truffa ai danni dello Stato che ha coinvolto alcuni degli ex vertici (dal 2008 al 2014) della società Cgs, l’azienda controllata dall’Asi di Avellino addetta alla depurazione.

Stralciate – per non aver commesso il fatto – le posizioni di Carmine Casarella (già sindaco di Vallata), Giulio Belmonte (sindaco di Pietradefusi) e Gianluigi Palmieri, gli ultimi due liquidatori della società.

La Procura della Repubblica di Avellino aveva richiesto il rinvio a giudizio di tutti i vertici della società del Cgs dal 2008 al 2014.

Per tutti si ipotizzavano tre tipologie di truffa ai danni dello Stato.

La prima riguardava l’orario di lavoro degli addetti che in ragione di un contratto di solidarietà lavoravano meno ore ma facevano straordinari pagati come rimborsi spese. In questo modo si sottraevano importi al regime fiscale e si ricevevano anche conguagli dell’Inps per importi fino a 212mila euro.

La seconda ipotesi di reato riguarda il mancato versamento dei contributi previdenziali dal 2010 al 2014 per un importo totale di circa 700mila euro.

Un altro capitolo delle indagini ha riguardato cinque assunzioni che sarebbero state effettuate con delle agevolazioni fiscali a determinate condizioni di lavoro mai rispettate.

Tutti gli indagati, in sede di interrogatorio, avevano respinto le accuse.

Questo il commento di Casarella: “Ho sempre creduto e credo fermamente nell’operato della giustizia. E’ sempre un bene quando la magistratura compie il suo percorso chiarendo nel dettaglio le singole vicende”.