Cgil: lettera sulla crisi dell’Alto Calore

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente lettera aperta sulla crisi dell’Alto Calore.

“Mentre tutti parlano, nella crisi di Alto Calore, di come approvarne il bilancio, nessun politico o sindaco vuole entrare nel merito dell’organizzazione e della gestione funzionale dell’Azienda, tranne per continuare a fare come nulla fosse e continuare pseudo assunzioni di precari”.

“Parliamo dell’utilizzo dei tirocini per rispondere a mancanze di competenze e funzioni. Di fatto vorremmo chiarire come più volte fatto che le esigenze di personale, passando dalla trasparenza, dalla definizione di percorsi formativi e che se devono essere lavorativo, come di fatto accade devono passare da contratti di apprendistato. Questa posizione è stata portata avanti dai delegati della Filctem Cgil in Alto calore e dal segretario della categoria Filctem Cgil, Carmine De Maio”.

“È opportuno, adesso, tornare sulla questione. Lo facciamo come Cgil e Nidil perché riteniamo che chiedere ai soci di approvare il bilancio così com’è sia un danno per tutti noi cittadini, un danno per lavoratrici e lavoratori e un danno anche per gli enti soci. Torniamo sulla questione dopo che il Ministro Orlando ha testualmente detto, il 6 aprile scorso, in audizione al Senato: «Stop ai tirocini extracurriculari in favore del contratto di apprendistato». Il Ministro Orlando ha poi illustrato le misure per riformare la disciplina in materia di tirocini extracurriculari”.

“Il contratto di apprendistato sarà la principale modalità di ingresso dei giovani in azienda, mentre si va verso la definizione di specifiche fattispecie per le quali sarà possibile attivare percorsi di tirocinio. In attuazione delle misure previste dalla Legge di Bilancio 2022, con le nuove linee guida per tirocini attese a giugno. La principale novità riguarda la platea dei tirocini extracurriculari: i destinatari saranno i soggetti che hanno maggiormente bisogno di una formazione professionale. Le linee guida dovranno inoltre prevedere la corresponsione di un’indennità congrua al tirocinante, la stesura di un bilancio delle competenze e le sanzioni per l’uso illecito”.

“In uno, quindi, il valore assoluto dell’ apprendistato professionalizzante, della formazione continua per tutti i dipendenti, stante le grandi trasformazioni e transizioni in essere, tutto riconducibile alle norme contenute nei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) delle organizzazioni maggiormente rappresentative”.

“Mentre per quanto accade in Alto calore non sembra che vi siano piani che si connotano con percorsi realmente formativi continui, formazione professionalizzante, tutor e sostenibili prospettive di stabilizzazione. I prepensionamenti non sono serviti a riorganizzare l’attività aziendale e quindi si continuano ad utilizzare giovani tramite finti percorsi di formazione per compiere mansioni in autonomia a salari più bassi e riportando il personale aziendale, seppur precari a 350 addetti”.

“Vogliamo, dunque, che ci sia una discussione di merito, con percorsi formativi legati all’apprendistato che permettano di ricreare figure professionali sempre carenti nell’Azienda e che diano dignità e opportunità a tutti i giovani nel provare a trovare occupazione presso Alto Calore. Tutto questo, si fa in trasparenza e aprendo una vera discussione di merito, ripeto trasparente e utile a far vivere il Sistema idrico integrato gestito dalla società pubblica in maniera efficace, economica ed efficiente con buona occupazione e tariffe accessibili per tutti i cittadini”.