Questa la sintesi in numeri dell’iter assembleare sin qui assolto
Assemblee celebrate: 58 di cui 5 dello SPI, 8 della FLAI, 7 della FILT ( che ha terminato la fase assembleare), 11 della FILLEA, 11 della FILCTEM, 2 della FILCAMS, 14 della FUNZIONE PUBBLICA.
Questi i numeri dei lavoratori iscritti che hanno partecipato sino ad oggi alle assemblee:
FUNZIONE PUBBLICA – 453 CON 448 VOTI per la prima mozione congressuale e 5 VOTI per la seconda mozione
FILCAMS – 85 CON 82 VOTI per la prima mozione congressuale e 3 ASTENUTI
FILCTEM – 201 CON 20 VOTI per la prima mozione congressuale
FILLEA – 698 CON 677 VOTI per la prima mozione congressuale e 21 VOTI per la seconda mozione
FILT – 211 CON 203 VOTI per la prima mozione congressuale
FLAI – 722 CON 707 VOTI per la prima mozione congressuale e 10ASTENUTI
SPI – 294 CON 289 VOTI per la prima mozione congressuale e 5 VOTI per la seconda mozione
Sono già 2.664 i lavoratori iscritti alla CGIL di Avellino che hanno preso parte alle assemblee esprimendo una maggioranza plebiscitaria per la prima mozione congressuale di cui è prima firmataria la segretaria Susanna Camusso.
“Considerando che saranno ancora oltre 200 le assemblee da celebrare nei prossimi 20 giorni – osserva il segretario organizzativo, Antonio Famiglietti – la platea assembleare potrebbe superare i diecimila lavatori iscritti. Ciò è sintomatico del fatto che ad Avellino, la CGIL e le categorie hanno risposto al principio partecipativo con cui la CGIL ha dato vita alla fase congressuale. Un congresso che sin dalle prime fasi – aggiunge Famiglietti – abbiamo voluto fosse coinvolgente, che chiamasse gli iscritti alla partecipazione concreta sulle tesi congressuali, sui temi dei documenti nazionali, che si calano in maniera concreta anche nella realtà locale. La CGIL di Avellino si avvia a celebrare un congresso provinciale, preceduto da quelli di categoria, ricco di contenuti, di confronto, dai temi dell’Europa, a quelli del lavoro, delle riforme pensionistiche e fiscali, passando per le problematiche dei giovani, delle donne e degli anziani, guardando alle nuove tipologie di lavoro, senza penalizzare, per questo gli aspetti tradizionali dell’attività sindacale, dalla contrattazione alla rappresentanza. Il lavoro che abbiamo svolto – conclude Famiglietti – e quello che ancora ci attende fino al 10 marzo, restituisce l’immagine di una organizzazione vicina al mondo del lavoro ed alla società, che mira alla salvaguardia sia delle tutele collettive che delle tutele individuali. Non ultimo, l’impegno sul territorio irpino di tutti i delegati e la partecipazione massiccia in tutti i luoghi di lavoro agli incontri assembleari. Riteniamo che il congresso del 10 e 11 marzo 2014, sia un’occasione irripetibili per avvicinare ancor di più la CGIL al territorio, ai lavoratori ed alla società, non perdendo mai di vista il tema principale del lavoro, del’occupazione e dello sviluppo, che rimane centrale nel’azione del nostro sindacato”