Cgil Funzione Pubblica: “Prevenzione madre di tutte le battaglie”

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Pubblichiamo di seguito la nota del segretario provinciale di FpCgil Avellino Pietro De Ciuceis:

Cariche pubbliche di tutti i tipi e generi, provinciali e regionali, in marcia, tra la folla, per
dire che il popolo di Avellino e provincia, unito, è fiducioso sulla capacità di chi cura passando per la
prevenzione. Anche noi lo siamo!
Ma a chi compete la prevenzione?
Le medesime cariche non hanno ritenuto presenziare all’importante iniziativa del
pomeriggio. Quella che affrontava questioni importanti che riguardano la vita dei cittadini, tutti i
giorni sul territorio e sui luoghi di lavoro.
Quelle questioni che fanno ammalare, che uccidono piano piano, che portano giovani e
meno giovani a curarsi per tumore o malattie legate all’inquinamento ambientale.
Cittadini di quei luoghi che si ammalano anche stando a casa.
Come sono messi i nostri territori dal punto di vista ambientale? Ce lo hanno detto quelli che
hanno marciato dopo, quasi in sordina, quelli del trafiletto perché il governatore non c’era.
Ci hanno spiegato, ma noi lo avevamo già posto al centro della nostra attività, che la
PREVENZIONE su tutti i fronti è la madre di tutte le battaglie, perché è vero che abbiamo il meglio
per curare il tumore ad Avellino, ma sfido chiunque ad essere sereno in una condizione come quella
di oggi.
Ci parlano di territorio e di sicurezza sui luoghi di lavoro, quelli dei roghi, quelli dell’amianto,
quelli degli schiaffi agli operatori e agli addetti, quelli dei mancati dispositivi di sicurezza come
anche semplicemente una divisa da lavoro.
Quanto risparmia la collettività per un tumore evitato? Per le cure che consentono ad un
paziente di andare in dialisi il più tardi possibile? Per un anziano curato degnamente a domicilio?
Per un lavoratore che a dispetto dell’età e delle inevitabili malattie che arrivano, viene riabilitato
per la vita quotidiana e per il lavoro?
La nostra posizione non è contro chi marcia, anzi, da parte nostra c’è sempre sostegno e
condivisione, è, invece, contro chi, rivestendo un ruolo pubblico e di responsabilità, marcia in prima
fila dimenticando di essere uno degli attori principali, chiamati a dare le risposte più importanti,
quelle che garantiscono la sicurezza dei nostri figli, quelle che dal tumore proteggono il più
possibile, quelle che nel nostro piccolo mondo garantiscono, ancora per un po’, la serenità di avere
uno stato che funziona, sia da lavoratore che da cittadino.
Un altro nastro è stato tagliato, forse adesso avranno tempo di parlare dei danni fatti ai lavoratori
del Landolfi a seguito dell’accorpamento coatto, progetto su cui mai seriamente si è voluto
condividere con le parti sociali.
Magari dopo la marcia illuminante di ieri i Direttori Generali, tra i migliori della Campania,
avranno tempo per passare all’azione, garantire la prevenzione sul territorio e sui luoghi di lavoro,
compresi i nosocomi e tutte le articolazioni della ASL e del Moscati.
Chiudiamo essendo, nostro malgrado, consci di non avere la verità in tasca, ma sicuri che la
nostra idea è viva e dialogante con tutti quelli che con noi, sui luoghi di lavoro o da cittadini si
vogliono confrontare condividendo l’onere di metterci la faccia.