La riforma della geografia giudiziaria rischia, già da domani, di gettare la Giustizia nel caos organizzativo. E la chiusura dei Tribunali di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi avrà gravi ripercussioni negative non solo sui lavoratori ma anche sulla nostra comunità. Una spoliazione del territorio, diretta conseguenza della logica dei tagli lineari eseguiti sui servizi fondamentali della collettività senza alcuna attenzione ai bisogni delle persone e delle imprese. Il piano del Ministro non può funzionare così com’è. Per fare una riforma seria non serve chiudere tribunali, non bastano le deroghe e i provvedimenti improvvisati e francamente incomprensibili. Bisogna mettere mano a una riorganizzazione vera, in grado di generare efficienza e conseguenti benefici per l’economia. I risparmi che derivano dalla chiusura di una sede importante come quella di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi sono fittizi, sono un’operazione di puro e semplice ridimensionamento che allontana lo Stato dal nostro territorio, dai cittadini e dalle imprese. Una riforma che si possa definire tale dovrebbe permettere di modernizzare le procedure grazie alla digitalizzazione, di istituire programmi efficaci per il controllo di gestione, e di riorganizzare gli uffici mettendo al centro il servizio e valorizzando soprattutto le professionalità interne: occorre rinforzare organici carenti, individuare nuove funzioni da affidare al personale non togato e velocizzare i tempi – è il commento del Segretario Generale CISL FP IrpiniaSannio Doriana Buonavita – Una riorganizzazione che consenta di realizzare gli obiettivi prefissati deve essere necessariamente partecipata e condivisa, portata avanti attraverso relazioni sindacali corrette a tutti i livelli. A partire da quello locale: per questo chiediamo un incontro immediato al Presidente del Tribunale di Avellino. Come Cgil Cisl e Uil abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni e fatto proposte iò non vuol dire opporsi a qualsiasi cambiamento, ma avere il tempo di progettare insieme i cambiamenti che servono davvero a far funzionare meglio l’amministrazione giudiziaria. Non abbiamo ottenuto nessuna risposta convincente. Ma non possiamo permettere, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori dei tribunali, che invece di un percorso coerente di efficientamento si porti avanti un progetto sbagliato. Come accaduto per gli ospedali anche con la chiusura dei Tribunali, la provincia Irpina viene fortemente danneggiata e mortificata anche a causa di un poco incisivo intervento da parte delle istituzioni e della politica che hanno abbandonato al propri destino i cittadini della nostra provincia – è la dichiarazione del Segretario Generale UIL FPL Angelo Spica – Per questo ora passiamo alla mobilitazione: per dire no alla chiusura dei Tribunale di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi e all’ennesima penalizzazione per lavoratori e cittadini, e dire sì ad una riorganizzazione vera della Giustizia che renda anche il nostro territorio più coeso, più competitivo, più capace di generare sviluppo. Ci apprestiamo ad un periodo di grande caos organizzativo per cui viene indette una conferenza stampa e successiva mobilitazione regionale di tutti i lavoratori della giustizia irpini che si terrà presso la sede della Corte di Appello di Napoli il giorno 20 settembre 2013 – riferisce il Segretario Generale della CGIL FP Marco D’Acunto –
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