“La visita/sopralluogo effettuata in Irpinia dall’assessore Regionale all’Istruzione sig.ra Fortini è stata commentata dalla stampa locale per la coincidenza dell’avvio dell’anno scolastico.
In particolare ci hanno colpito alcune dichiarazioni dell’Assessore, quali ad esempio: “la Provincia di Avellino non sarà penalizzata con tagli, i fondi stanziati e destinati per gli istituti scolastici del territorio saranno esigibili; tutto ciò per affrontare e superare il disagio scolastico, come l’abbandono e la dispersione, avendo istituti eccellenti”, e naturalmente le vogliamo prendere seriamente in considerazione perché in effetti la Provincia di Avellino vive disagi strutturali che da anni denunciamo ma che da anni non sono minimamente affrontati e tanto meno risolti.
Vorremmo cioè che dalle parole si passasse seriamente ai fatti, Signor Assessore! Certamente il sistema trasporto e il disagio della mobilità, ad esempio non viene considerato nelle sue giuste dimensioni, sebbene sia un problema ampiamente sofferto e sentito dagli studenti Irpini, dovuto ai tagli operati nel settore che la CGIL ha ampiamente denunciato.
L’abbandono e la dispersione scolastica si combattono soprattutto dando ai giovani la reale possibilità di frequentare il corso di studio prescelto; sapendo offrire ai lavoratori l’opportunità di integrare la formazione o conseguire un titolo che consenta loro di migliorare le proprie condizioni lavorative e salariali, e, in taluni casi anche di salvaguardare l’occupazione. Affermiamo questo proprio nel giorno in cui il Ministro Calenda del MISE presenta il Piano Nazionale Industria 4.0 i cui punti cardini sono competenza, specializzazione, il saper fare e risolvere, per cui la preparazione professionale scolastica è fondamentale.
La CGIL e Federconsumatori Avellino hanno raccolto, in questi giorni, le giuste rimostranze di diversi studenti–lavoratori che attraverso la frequenza dei corsi per adulti intendono conseguire un titolo di studio, completare o implementare la propria formazione professionale.
Accade all’I.T.I.S. “ G. Dorso” di Avellino in cui due classi primo biennio, già previste dal Provveditorato di Avellino nell’organico di diritto nel mese di Giugno, oggi risultano “misteriosamente scomparse”. Questo danneggia enormemente il futuro di 72 lavoratori studenti ad oggi regolarmente iscritto ai corsi per adulti, le cui iscrizioni per legge sono aperte sino al 15 ottobre.
E’ chiaro a tutti che in questo modo si penalizza l’istruzione integrativa prevista per tutti i cittadini ma particolarmente utile per i lavoratori che necessitano di conseguire un titolo di studio per meglio lavorare e trovare “occasioni” di lavoro e talvolta migliorare le condizioni economiche attraverso progressioni di carriera.
Ricordiamo a tutti gli attori istituzionali, a partire dal Provveditorato di Avellino che i corsi di studio per i lavoratori sono costituzionalmente riconosciuti e sono stati conquistati dai lavoratori nei CCNL attraverso dure lotte e battaglie sindacali. Si nega cioè un diritto allo studio garantito dalla nostra Carta Costituzionale.
In questo modo, con l’arretramento della scuola pubblica dai suoi compiti istituzionali, si spingono i 72 lavoratori studenti su due strade: iscriversi presso una struttura privata versando una ingente somma di denaro (oltre 5000 €);
oppure quella di “recuperare” un titolo, senza frequenza, presso strutture private disponibili, gergo “diplomifici”; Quali interessi si coltivano dunque? Quelli della buona scuola pubblica che aiuta i lavoratori già iscritti o che intendano iscriversi a frequentare i corsi d’ istruzione per adulti al fine di migliorare le conoscenze e competenze tecnicoscientifiche?
Oppure quelli di scaricare sui cittadini tutti i costi e favorire i privati? Noi pensiamo che si debbano trovare, come ha dichiarato l’Assessore le soluzioni concrete per risolvere questo problema, ed invitiamo il Prefetto, al quale abbiamo chiesto un incontro urgente, a coinvolgere Regione, USR, USP di Avellino per ricercare le risorse necessarie a garantire questo diritto sacrosanto e per essere coerenti con gli impegniassunti dalle istituzioni.
Tutto ciò è per noi un’occasione di crescita civile, culturale e soprattutto economica”.
Così, in una nota, il Presidente Federconsumatori Fiorentino Lieto, il Segretario Generale CGIL Franco Fiordellisi e il Segretario FLC Luciano Silvestri.