“C’era una volta”, a Lauro la “prima” della mostra del maestro Niola che girerà l’Italia

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C'era una volta

LAURO – Il maestro Fabio Niola parte da Lauro, omaggiando la sua terra, con una mostra personale che ha come tema “la fiaba” dal tema “C’era una volta”, una raccolta di circa 30 opere che partono dall’epopea medievale e, più precisamente, dall’affresco di Giotto “La cacciata dei diavoli da Arezzo”, fino a giungere a un contesto di ordine metafisico in cui vivono personaggi ascrivibili al meraviglioso mondo della fiaba, del fumetto e dei cartoni animati. Così, nelle opere ci sono personaggi noti come Diabolik, Eva Kant, Gufo Triste, Paperon de Paperoni, Chico e altri.

L’evento culturale promosso dal Comune di Lauro in collaborazione con le associazioni “Fonte Nova” e “Pro Lauro” è stato allestito in una location particolare, il Complesso Monumentale delle Rocchettine, dove ieri c’è stato anche il vernissage della mostra.

Il progetto “C’era una volta” del maestro Niola è nato in collaborazione con “Arte Contemporanea Italia” e toccherà Gallerie e luoghi istituzionali di molte regioni italiane.

All’inaugurazione del vernissage ha partecipato il sindaco di Lauro, Rossano Sergio Boglione, i presidenti delle associazioni “Pro Lauro” e “Fonte Nova”, Antonio Ferraro e Domenico Fiore, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Baiano, Gianfranco Iannelli, e il comandante della locale stazione dell’Arma, Giovanni Pagano. Un legame forte quello con l’Arma per l’artista. In serata, a visitare la mostra è giunto anche il comandante provinciale dei Carabinieri di Avellino, il colonnello Domenico Albanese. Il maestro Niola ha infatti curato la realizzazione di una vera e propria mostra nell’ambito dell’ultima festa provinciale dell’Arma dei Carabinieri, con le sette sorelle, una tela per ogni Compagnia dei Carabinieri della provincia di Avellino. Al vernissage presente anche il critico e storico dell’arte Mino Iorio, che ha definito quelle di Niola “una pittura simbolico-metafisica, molto magrittiano nella scelta e nella giustapposizione dei piani e dei personaggi”.