Pd-Scelta Civica, è rottura nel centrosinistra. D’Agostino: “Urge un confronto”

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Scoppia la querelle interna alla formazione del centrosinistra campano.

Dopo il caso delle candidature al Consiglio di distretto dell’Ato Calore Irpino, con il ritiro delle disponibilità di due esponenti Pd (Lorenzo Tornatore e Carmine Ragano) e di quella di Buonfiglio in quota Scelta Civica, si registra la presa di posizione del deputato irpino Angelo D’Agostino che in una nota attacca i dem:

“Il Partito Democratico irpino – si legge – deve necessariamente fare chiarezza al proprio interno per evitare che le contrapposizioni che lo caratterizzano abbiano conseguenze sui rapporti con gli alleati. Il mancato rispetto dell’accordo sul Consiglio di distretto dell’Ente idrico è un dato politico che non possiamo e non vogliamo sottovalutare, non solo per la lealtà che ha sempre contraddistinto Scelta Civica nel rapporto con il Pd, ma soprattutto per le conseguenze che tale gravissimo errore politico può determinare nella gestione degli enti. Pertanto, siamo costretti a ritirare le nostre candidature al Consiglio di Distretto e a chiedere al Pd di avviare una fase di confronto al fine di decidere se e in che termini continuare la collaborazione che ha fin qui prodotto risultati positivi nell’amministrazione degli enti locali e di servizio.” Lo afferma Angelo D’Agostino, deputato e vice presidente di Scelta Civica.

“La gravità dell’errore commesso nella composizione della lista per il Consiglio di Distretto – aggiunge D’Agostino – è stata ben evidenziata dalla Presidente del Consiglio regionale, che con nettezza – e di ciò la ringraziamo – ha parlato di una inammissibile mancanza di rispetto nei nostri confronti, aggiungendo, però, di non sapere chi abbia compilato la lista. Tutti gli altri autorevoli interlocutori del Pd, da noi interpellati, hanno sostenuto di non essere stati loro a deciderne la composizione. Scelta Civica, pertanto, gradirebbe sapere di chi è la responsabilità di un errore tanto grave quanto irreparabile. Grave perché – osserva il deputato – mette seriamente a rischio la possibilità che il centrosinistra ottenga la guida di un organismo importante come l’Ente Idrico, e irreparabile perché i nostri amministratori sono stati definitivamente estromessi dalla sua gestione. Circostanza, quest’ultima, per quanto ci riguarda intollerabile: i nostri non sono amministratori di serie b, ma persone che hanno dimostrato sul campo di avere un consenso diffuso sul territorio e qualità gestionali di prim’ordine.”

“Vale la pena evidenziare – aggiunge il parlamentare – che il Partito Democratico, oggi così diviso nell’individuare il responsabile di quanto accaduto per l’Ente idrico, è stato unito e determinato nel chiedere a Scelta Civica il sacrificio di mantenere in vita l’amministrazione comunale di Avellino e di contribuire a dare un management ad altri enti come l’Alto Calore. Per l’ente idrico, invece, qualche autorevole esponente del Pd ha pensato bene di prendere due piccioni con una fava: accontentare le ormai innumerevoli anime interne ed evitare di riconoscere a Scelta Civica quanto si è conquistata sul campo, dimostrando con i numeri di avere una classe dirigente all’altezza, consenso e radicamento territoriale.”

“Mi auguro che qualcuno nel Pd non abbia il preciso intento di frenare la crescita di una squadra come la nostra che negli ultimi mesi ha ottenuto risultati importanti in termini politici e amministrativi. Nel frattempo – chiude D’Agostino – per correttezza e con spirito di collaborazione, abbiamo sottoposto la questione al vice governatore Bonavitacola, autore della legge per la creazione dell’Ente Idrico campano e membro della segreteria PD regionale.”