Centro storico, l’appello dei commercianti: “Liberate piazza Amendola”

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Marco Imbimbo – Vive nel degrado, recintata e abbandonata a se stessa. Come tutta la Dogana del resto, anche se le due situazioni vanno tenute separate. I commercianti del centro storico scendono in campo per chiedere che Piazza Amendola venga liberata dalle transenne e restituita alla città.

«Il centro storico è avvolto da una nuvola di indifferenza, dobbiamo cominciare a fare qualcosa per il cuore del centro storico – spiega Carmine Pacilio, titolare di “Civico 12”. La Dogana rappresenta la storia e dobbiamo essere noi i primi, al di fuori dell’amministrazione, a fare qualcosa per noi stessi. Innanzitutto bisogna pulire lo spiazzale, manca l’anima. Bisogna togliere le transenne».

Un appello a cui si associa Giulio De Angelis di Confcommercio. «Il centro storico è l’anima e la cultura della città. Questa piazza può essere il ritrovo anche per rilanciare l’idea di commercio nel centro storico. La città ha bisogno di ritrovare i suoi luoghi e i suoi riferimenti. Partiamo da piazza Amendola, ma toccheremo anche altri luoghi perché Avellino ha tanti ricordi e tanta storia da ricordare».

Restituire la piazza alla città sarebbe una cosa «semplice, ma fondamentale», come spiega Iannaccone, titolare dell’omonima gioielleria. «Basterebbe poco per accontentare i cittadini e i commercianti», prosegue.
Spesso si parla di centro storico abbandonato con importanti cali negli incassi per i commercianti. «Riuscire a creare un habitat positivo, in cui le persone si riavvicinino al centro storico, vuol dire creare un posto dove invitiamo la gente a venire qui» spiega Iannaccone.

Alla protesta dei commercianti partecipa anche il Comitato “Salviamo la Dogana”. «Abbiamo accettato la politica dei piccoli passi e sappiamo che il procedimento è lungo, però sappiamo che si possono fare passi rapidi ed efficaci – dichiara il portavoce Franco Festa. Nessuno spiega perché l’area intorno alla Dogana sia ancora sotto sequestro».