La vicenda della mancata apertura del centro per l’autismo di Avellino a 27 anni dalla posa della prima pietra, già finito sotto la lente d’ingrandimento della procura della repubblica di Avellino, cintinua a passare da argomento del dibattito a fascicolo d’inchiesta con annesso numero di procedimento e qualificazione giuridica della quale siamo venuti a conoscenza, supportato dall’avvocato cassazionista del foro di benevento l’avvocato cinzia capone.
Con la fase di indagini preliminari che la procura porta avanti si intende chiarire ancora a chi attribuire o meno la responsabilità amministrativa o penale, tali da aver compromesso ancora oggi l’iter di apertura del cubo blu di Contrada Serroni. La pratica è affidata al p.m. dottoressa galdo del tribunale di avellino.
A richiamare l’attenzione della procura fu un esposto presentato dal coordinatore regionale del m.i.d. giovanni esposito, il quale ha formalmente segnalato a marzo la questione ai carabinieri di avellino. L’obiettivo portato avanti è che finalmente venga aperto il centro, garanetendo un servizio essenziale sul quale tanti ragazzi e famiglie confidano.
Dal 30 di aprile, data nella quale si conosceva solo il p.m. al quale il fascicolo era stato sottoposto e la qualificazione giuridica, ad oggi sappiamo che siamo alle indagini preliminari, confidiamo anche nella disponibilità mostrata sin dal suo insediamento dal sindaco Nargi conclude esposito.