Castelfranci, Storti: “Non abbiamo un collare, siamo una lista civica”

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A Castelfranci sarà lotta a due per il rinnovo del Consiglio Comunale. Generoso Cresta, primo cittadino uscente, sfida Antonio Storti, ex consigliere comunale e leader di una lista civica. La storica opposizione della fascia tricolore, invece, non ha presentato alcuna compagine. Il vero giallo della competizione elettorale sarà capire se la minoranza uscente voterà scheda bianca o sceglierà una delle due formazioni in campo.

Siete una compagine legata al presidente Caldoro?

Generoso Cresta: «Siamo coerenti e restiamo una lista civica. La gran parte di questa squadra, però, sostiene la candidatura di Stefano Caldoro. Il sostegno al governatore uscente, comunque, non significa che siamo monocolore. Tra i candidati ci sono anche esponenti del centrosinistra, dell’Unione di Centro e del Nuovo Centrodestra. Abbiamo scelto di sostenere quelle persone pulite dal punto di vista giudiziario, all’altezza del compito affidatogli e soprattutto rappresentative. Non vogliamo più consiglieri regionali fantasma».

Antonio Storti: «Non siamo riconducibili ad alcun riferimento politico e non abbiamo arruolato tesserati. Siamo una lista civetta. Fino a questo momento, ho condiviso il progetto, sposato da Cresta. Per tale ragione, non intendiamo aumentare le frammentazioni all’interno dei partiti, già presenti nella comunità, ma vogliamo collaborare per non distruggere l’operato della precedente amministrazione. Siamo costruttivi. Il problema relativo alle correnti dei soggetti politici, purtroppo, incide solo sulla minoranza, considerando le numerosi divisioni presenti all’interno dell’ex opposizione».

A proposito di sviluppo, immagina uno specifico modello di ripresa…

G.C.: «Il progetto pilota è la priorità. Oltre la sanità, la scuola e la banda larga, dobbiamo cercare di migliorare i servizi fondamentali per il cittadini e ridar vita ai territori dell’Alta Irpinia, promuovendo una crescita diversa e basata sull’enogastronomia. Quest’Amministrazione Comunale, ad esempio, metterà in rete i produttori locali, il centro di vinoterapia ed i cittadini attivi. Recuperando gli immobili abbandonati, realizzeremo un albergo diffuso, dove valorizzeremo le tipicità».

A.S: «Questa comunità ha il dovere di diffondere e far conoscere le eccellenze del territorio. Rispetto allo sviluppo, troveremo un punto di convergenza con i candidati della Svolta Continua. Questo programma non è una fotocopia di quello dell’ex maggioranza, ma vuole dare un contributo concreto ad un nuovo modello di ripresa, partendo dalle cose buone del recente passato ed inserendo proposte programmatiche innovative. Tenendo conto dell’operato della precedente amministrazione, intendiamo essere costruttivi e non polemici».

La prossima amministrazione sarà la continuazione di quella precedente?

G.C.: «Abbiamo fatto tanto per questo Comune. Tante sono le energie, messe in moto dall’Amministrazione Comunale, sullo sviluppo. Il Pip, grazie all’azienda Valente, ha assunto quindici operai del luogo. Siamo stati attivi anche rispetto al sociale. Basti pensare al modello virtuoso del centro per anziani. La prossima sfida, invece, sarà quella dell’istituto dedicato al benessere legato al vino, investimento che può generare diversi posti di lavoro. Non rinunceremo neanche ad ampliare il fotovoltaico. Per dirla in breve, siamo un cantiere a cielo aperto».

A.S.: «Il punto su cui ripartire è la coesione sociale. Dove non c’è unità, non c’è futuro. Dobbiamo ricominciare a mettere insieme la collettività, cercando di favorire una progettazione comune, dove tutti, anche l’ex minoranza, siamo parte attiva di un progetto condiviso. La novità non sono le persone, ma le idee nuove, quelle capaci di generare un cambiamento reale».

Perché gli elettori dovrebbero scegliere la sua compagine?

G.C: «Le persone devono andare a votare. La democrazia vive di consenso. L’antipolitica la crea chi non fa nulla. Stiamo rispondendo con i fatti e non con le chiacchiere. Gli altri, invece, fanno valere i noiosi e sterili personalismi. E’ impensabile non vedere una lista perché dieci persone della stessa compagine vogliono indossare la fascia tricolore. L’obiettivo di chi governa è favorire il dialogo all’interno della comunità. Ognuno deve far valere le proprie responsabilità, cercando di svolgere il compito affidatogli dai cittadini».

A.S: «I cittadini sbagliano a non recarsi alle urne. E’ giusto analizzare le proposte e prendere quella più idonea. A differenza di come dice l’ex opposizione, non siamo in campo per dire sì ed abbassare il capo. Se una proposta non la condivideremo, non la voteremo. Siamo certi di interagire con Cresta, ma questo non significa accettare dictat provenienti dall’alto. Chi pensa che Storti si vende per un posto in giunta si sta sbagliando. Sono certo, quindi, che rappresenteremo l’alternativa costruttiva e non quella della polemica».

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