Castanicoltura, Realacci (PD): “Salviamo le castagne Made in Italy”

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“Il raccolto di castagne made in Italy, sempre di ottima qualità, sarà quest’anno secondo la Coldiretti ben inferiore ai 20 milioni di chili del 2015, che erano già al di sotto delle medie storiche. Il 2016 farà registrare la produzione più bassa di sempre a causa del cambiamento climatico e dell’attacco del ‘cinipide galligeno del castagno’, un insetto di origine asiatica. Per difendere una delle produzioni di eccellenza del made in Italy agroalimentare e sollecitare adeguate azioni di contrasto al cinipide su tutto il territorio nazionale ho presentato una interrogazione ai Ministri delle Politiche Agricole e degli Affari Regionali sottoscritta anche dal collega Tino Iannuzzi”

Lo afferma Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, dando notizia dell’interrogazione n. 4-14465 depositata a Montecitorio.

“La Campania – prosegue Realacci – è la prima produttrice nazionale di castagne, tra cui spiccano produzioni di valore quali la castagna di Roccamonfina, l’IGP di Montella (Av), la castagna dei monti Picentini e il marrone di Roccadaspide, ed è oggi la regione più colpita da questa calamità con un taglio della produzione che si prevede arriverà fino al 90%. La difesa di questa importante produzione del nostro agroalimentare e il contrasto all’insetto che la sta mettendo a rischio non è omogenea nel Paese: mentre al Nord la lotta al cinipide con un parassitoide antagonista sta producendo risultati soddisfacenti, al Centro-Sud c’è una recrudescenza dei danni da cinipide, cui si aggiunge anche un andamento climatico non ottimale.

Nell’interrogazione ai ministri Martina e Costa ho quindi sollecitato l’attuazione di una campagna informativa nazionale con l’obiettivo di limitare la diffusione del cinipide del castagno e di diffondere il parassitoide antagonista in tutte le regioni. Ai ministri interrogati ho inoltre chiesto se ritengano opportuno mettere in campo controlli sull’origine delle castagne, specie di importazione, così come dei prodotti a base di castagna con un codice doganale specifico, oggi assente in normativa. Sollecitato anche un intervento, a livello europeo, per individuare specifiche e nuove forme di indennizzo e di aiuto alla lotta biologica nel settore castanicolo. Uno degli ambiti di eccellenza del nostro agroalimentare, costituito da centinaia di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, gravemente minacciate dal cinipide”.