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Ci risiamo, nuovo caso scommesse: Avellino a processo

La notizia è di quelle che sconvolge la piazza di Avellino già duramente provata dalle ultime vicende societarie e ancor prima da quelle legate all’esclusione dalla Serie B. Ora un altro macigno si abbatte sull’Unione Sportiva Avellino fresca di passaggio di proprietà e costretta ad affrontare un processo sportivo per un caso scommesse.

Lo scorso 4 dicembre, due giorni prima del cambio di gestione, è stato notificato alla vecchia società il deferimento della Procura Federale della Figc a titolo di responsabilità oggettiva per la condotta dell’ex dirigente Luigi Carbone che ha operato nella passata stagione di Serie D targata Sidigas.

Secondo gli 007 federali, il soggetto in questione sarebbe stato “un assiduo frequentatore di agenzie di scommesse, insinuando in tal modo dubbi sull’operato del Carbone all’interno e nell’interesse della stessa società di calcio” si legge nell’atto di deferimento.

La Procura Federale ha svolto le sue indagini (partite a giugno sulla base di un esposto), ascoltato più persone compresa quella al centro del procedimento di giustizia sportiva ed emanato l’atto di deferimento a firma di Giuseppe Pecoraro. Il processo inizierà già prima di Natale, vale a dire lunedì prossimo 23 dicembre alle 11 in via Campania 47, sede del Tribunale Federale Nazionale. Ci saranno Luigi Carbone e  l’Avellino con il suo legale Eduardo Chiacchio, chiamato ancora una volta a difendere il club biancoverde in sede sportiva.

Cosa rischia la società targata Izzo-Circelli? Si va da un’ammenda ad una penalizzazione nel campionato in corso. Tutto dipenderà dalla gravità dei fatti che emergeranno durante il processo sportivo.

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