Il figlio di Sakineh, il suo avvocato e due reporter tedeschi sono stati arrestati nello studio del legale, Javid Hutan Kian, a Tabriz. La notizia, lanciata dal sito dell’International committee against execution, è stata confermata da più fonti. A quanto pare, le forze di sicurezza iraniane avrebbero fatto irruzione nello studio del legale dove era in corso un’intervista con due reporter tedeschi, che sarebbero stati a loro volta fermati. Gli arresti sono solo l’ultimo sviluppo della vicenda della donna iraniana condannata in un primo momento alla lapidazione, perché colpevole di adulterio e concorso nell’omicidio del marito, e che adesso rischia la morte per impiccagione.
“È una notizia che occorre innanzitutto verificare, cosa che ovviamente faremo” – afferma il portavoce della Farnesina – Maurizio Massari. “Continuiamo, naturalmente, a seguire il caso della donna iraniana condannata a morte e della sua famiglia con la massima attenzione e in raccordo con i nostri partner europei” – ha aggiunto. Anche il ministero degli Esteri tedesco sta verificando la notizia. “Abbiamo ricevuto questa informazione – dice un funzionario che non vuol essere citato – e la stiamo verificando, la nostra ambasciata sul posto è impegnata al massimo”. Tuttavia, ha aggiunto, “non abbiamo ancora alcuna conferma”.