Pubblichiamo la nota di Irpiniambiente:
“In merito agli articoli ed ai servizi pubblicati nelle ultime settimane e negli ultimi giorni, riguardanti le vicende giudiziarie che coinvolgono il dipendente di Irpiniambiente, Cesare Rubinaccio, si fa presente che i reati contestati e le susseguenti misure restrittive non sono connaturate alla sua specifica funzione e/o all’attività lavorativa all’interno dell’azienda.
Proprio nelle ultime ore, come da voi riportato, gli inquirenti hanno anche stralciato la posizione del Rubinaccio relativamente all’ipotesi dei reati di furto di gasolio e peculato.
Pertanto, la società non comprende le motivazioni nel presentare con estrema evidenza (in particolare nei titoli degli articoli e dei servizi) il legame tra il dipendente, i reati ad esso contestati e Irpiniambiente.
Pur essendo Rubinaccio, dipendente della società e responsabile della sede di Quindici, qualità che certamente non può essere sottaciuta, nel rispetto del diritto di cronaca, non appare invece congruente, l’estrema evidenza di una stretta correlazione tra Rubinaccio e la società, almeno per le vicende che lo riguardano nella fattispecie”.