Caso mensa, Ugl: “Danneggiati anche i lavoratori. Pronti a tutto in attesa del Consiglio di Stato”

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“La mancata partenza del servizio mensa nelle scuole cittadine è uno schiaffo alla dignità delle 47 lavoratrici ed un vero e proprio disagio sociale per le famiglie ed i bambini che usufruiscono di questo importante servizio.

La nostra attesa, però, durerà fino al 30 di ottobre, momento in cui il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi e scrivere finalmente la parola fine a questa attesa così agonizzante. Mi riferisco al limbo in cui sono precipitate le lavoratrici che, da giugno scorso, non percepiscono lo stipendio. Uno stipendio minimo ma fondamentale per portare avanti la loro famiglia monoreddito. Non si può scherzare sulla pelle delle persone, questa gente lotta per sopravvivere, per arrivare a fine mese e noi non possiamo restare a guardare” .

Antonio Davidde, responsabile dell’Ugl Terziario, è un vero e proprio fiume in piena. Dopo “il deludente epilogo scritto per Ipercoop” non vuole accettare un’altra ingiustizia sociale.

“Durante una delle conferenze stampa realizzate a Palazzo di Città, l’assessore Mancusi  – ha precisato il sindacalista durante la conferenza stampa indetta in mattinata nella sede sindacale di via Bellabona –   aveva annunciato che la gara di appalto era stata vinta dalla Global Service. A poche ore dalla notizia ecco il colpo di scena. Subentra un’altra ditta, in precedenza esclusa per mancanza di documentazioni. Quest’ultima, infatti,  ha fatto ricorso al Consiglio di Stato ”

Il sindacalista ribadisce “il nostro sindacato ha una sola mission: tutelare i lavoratori. Nel momento in cui mancano i presupposti di questi diritti noi non restiamo inermi. Affrontiamo la situazione.

Abbiamo più volte sollecitato il Comune a dare delle risposte ma, di concreto, fino ad oggi nulla. Prima c’era già una ditta  – ripete  – che doveva subentrare alla ‘Gm Ristorazione’, poi l’ostacolo della burocrazia, poi il Tar che non si pronuncia, poi ancora l’attesa del Consiglio di Stato. Intanto le lavoratrici sono disperate”.

Di qui la pressante richiesta all’amministrazione comunale del capoluogo perché si individui una soluzione, anche attraverso un affidamento provvisoria del servizio, mentre una ipotesi di taglio dei costi per chi lo rileverà come di un numero inferiore di iscritti rispetto allo scorso anno fa temere anche un eventuale taglio di orari se non di personale.

Davidde annuncia: “Anzitutto comunicheremo al Prefetto la questione e – conclude – saremo pronti ad ogni azione con il solo scopo di far sbloccare la situazione. È impensabile che con una gara in scadenza a maggio-giugno si arrivi quasi a Natale senza la partenza di un servizio essenziale, a discapito della comunità.

Non ci interessa chi vince la gara, noi andiamo avanti per la nostra strada – ripete Davidde – e dopo il 30 ottobre, data dell’udienza fissata dal Consiglio di Stato, scenderemo in campo con le lavoratrici e siamo sicuri di poter vincere questa battaglia”.

“Era stato annunciato l’avvio della mensa in conferenza stampa, non ci interessa imputare colpe a nessuno, ma il servizio deve partire perciò metteremo in campo tutte le azioni possibili – dichiara Costantino Vassiliadis, segretario provinciale dell’Ugl Avellino  –. Chi amministra e ha ruoli dirigenziali deve assumersi le proprie responsabilità, ma al Comune di Avellino non lo stanno facendo e questo mette in grave difficoltà sia il personale della mensa sia ben 1400 bambini e i loro genitori”

 

 

 

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