Sotto torchio per circa tre ore. La Procura di Avellino ed i carabinieri hanno ascoltato a lungo una donna ritenuta una testimone chiave, una donna sui 70 anni, in merito alla vicenda della scomparsa di Domenico Manzo avvenuta la sera dell’8 gennaio 2021 a Prata Principato Ultra. Una supertestimone ritenuta molto attendibile dagli inquirenti i quali, dunque, non stanno per nulla mollando la presa sul “giallo” irpino.
La 70enne, molto probabilmente, è l’ultima persona che ha visto ancora in vita Mimì. Lo vide scendere da casa sua e passare davanti la sua abitazione, nei pressi di un ristorante della zona. Lo seguì con lo sguardo, perché le sembrò strano che il 71enne, di sera e con la pioggia, fosse in giro da solo. E lo vide arrivare fino al “famoso” incrocio, che si trova proprio nei pressi di casa sua, quello tra la stazione dismessa di Prata e la basilica dell’Annunziata.
La donna ha confermato anche che notò uno strano movimento di macchine nella zona, automobili che salivano e scendevano. Infine, la 70enne è colei che, a più riprese, ha dicharato di aver sentito l’urlo di una donna quella sera, di una giovane donna che gridava proprio nei pressi dell’incrocio: “Mimi Mimì che state combinando”?. Gli inquirenti le hanno chiesto se riconoscesse o meno quella voce (che è stata attribuita ad una delle persone indagate, Loredana Scannelli). La donna ha detto di essere quasi certa di riconoscerla.