Avellino – Ritorna d’attualità il “caso Itis Dorso”. A distanza di circa tre mesi dalla chiusura dell’Istituto di Via Morelli e Silvati sgomberato per rischio crollo, ad oggi tante sono le incertezze sul prossimo anno scolastico. A lanciare l’allarme è il Sindacato che dopo la mancata risposta da parte della Presidente dell’Ente Provincia sulla richiesta, datata 15 marzo 2006, sulla necessità di un tavolo di concertazione ha deciso di spiegare il perché dell’apertura della controversia sull’Itis. E’ pur vero che Palazzo Caracciolo è riuscito ad approvare il bilancio nel quale c’è una cospicua somma di denaro destinata all’edilizia scolastica e allo stesso Istituto Tecnico Industriale ma oggi è in gioco il futuro dei 14 assistenti tecnici dell’Itis. “Il Dirigente Scolastico Generoso Zigarella in merito alla determinazione dell’organico di diritto degli assistenti tecnici per l’anno scolastico 2006 – 2007 non avrebbe fatto richiesta all’Amministrazione Provinciale delle aule da adibire a laboratorio. – Spiega Gerardo Cipriano della Cisl-Scuola – Eppure lo svolgimento didatticamente efficace e completo del servizio scolastico è all’Itis fondato soprattutto su attività di laboratorio di pari importanza e funzionalità per la formazione degli alunni”. Insomma, senza laboratori gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale non possono ricevere quell’insegnamento fondamentale per lo sbocco lavorativo-professionale. “E senza laboratori i 14 assistenti tecnici in forza all’Itis rischiano il trasferimento in altri istituti. Con la mancanza di laboratori – precisa Antonio D’Oria della Uil-Scuola – si ha la soprannumerarietà del personale e ciò contrasta con quanto sancito dalla vigente normativa che prevede negli Istituti Tecnici congiuntamente lo svolgimento di attività didattiche articolate sull’insegnamento d’aula e sulla pratica di laboratorio”. A smorzare i toni è Anna Lenzi della Cgil-Scuola “…la responsabilità in questo caso non è dell’attuale Giunta De Simone. L’emergenza scolastica in Irpinia si protrae da anni ed il caso Itis è solo la punta dell’iceberg”. Insomma la vertenza si inasprisce ed è per questo che i segretari confederali della Triplice, Ruggiero Cutillo, Enrico Ferrara e Antonio Festa chiamano nuovamente in causa la De Simone “…affinché inserisca tra i suoi appuntamenti anche la convocazione urgente di un tavolo istituzionale-politico-sindacale con l’obiettivo preciso di affrontare in modo organico la questione del diritto degli studenti al normale completamento del percorso didattico ma soprattutto di reperire aule da destinare a laboratori. Un passo fondamentale per spronare il Dirigente Scolastico Zigarella a fare richiesta di laboratori garantendo anche il livello occupazionale”. Qualora l’appello dovesse rimanere inascoltato, il Sindacato si dice pronto a porre in essere tutte le iniziative di manifestazione e di protesta che si renderanno necessarie. (di Emiliana Bolino)
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