Si riporta la lettera di Salvatore Pignataro, zio di una bimba di due anni salvata dai medici del pronto soccorso di Sant’Angelo dei Lombardi e a seguire dai sanitari del Moscati di Avellino.
Molto spesso nel settore sanitario vengono rilevati casi di inefficienza e inadempienza ai danni dei cittadini, ma sarebbe opportuno rilevare anche quegli episodi descritti come casi di buona sanità.
La storia è di una bambina (mia nipote) di diciotto mesi che a seguito di diarrea e vomito è stata trasportata dai familiari al Pronto Soccorso di Sant’Angelo dei Lombardi in uno stato di disidratazione con alternata perdita
di coscienza.
Prontamente presso il nosocomio altirpino, l’infermiere Massimo Petito, insieme all’anestesista Matteo Sarnelli e al medico Tommaso De Lucia, hanno effettuato le prime cure e accertamenti per la messa in sicurezza della bambina.
A seguire si è optato per il trasferimento in ambulanza presso l’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, dove l’equipe formata dalla dottoressa Federica Santaniello, dalle infermiere e operatrici: Annamaria Solimene, Emilia Rogata, Costantina Guerriero, Anna ed Emma Lombardi, Angela De Caro, Ernestina De Feo e Angela della Marca hanno subito continuato con la stabilizzazione della piccola. Importante anche il supporto del Direttore dell’UO di Pediatria Antonio Vitale che ha subito rassicurato i genitori e disposto indagini approfondite che fortunatamente hanno dato un buon esito.
I genitori e i familiari residenti in un comune dell’Alta Irpinia si sono complimentati per i sanitari e gli infermieri dei due presidi ospedalieri della provincia.
Inviate anche una missiva di ringraziamento agli operatori intervenuti tramite la direttrice dell’Azienda Sanitaria di Avellino dott.ssa Maria Morgante e al Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Renato Pizzuti.