Caso Catanzaro, Massaro a Mixed Zone: “Il processo non finirà l’11 aprile”

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Il processo sportivo per la presunta tentata combine della partita Catanzaro-Avellino del 5 maggio 2013 non finirà nemmeno l’11 aprile, data fissata martedì dalla Corte Federale per l’udienza-bis dell’appello che non si è consumato per via di una questione procedurale riguardante l’ex allenatore dei giallorossi Francesco Cozza.

L’ex centrocampista è stato infatti condannato dalla Commissione Disciplinare del Settore Tecnico per aver percepito una buonuscita in nero all’atto della rescissione consensuale del contratto con il Catanzaro firmata a giugno di cinque anni fa. Nulla che riguardi l’Avellino nel merito, bensì nella procedura essendo il caso Cozza trattato nello stesso procedimento partito dall’inchiesta Money Gate della Procura della Repubblica di Palmi nei confronti dell’ex patron dei catanzaresi Giuseppe Cosentino.

“Poi c’è stato un tentativo da parte della Procura Federale di richiedere alla Corte d’Appello una decisione sulla richiesta di acquisizione sia dell’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Palmi sia dell’informativa di reato della Guardia di Finanza a corredo dell’ordinanza stessa – ha spiegato ieri sera nel corso di Mixed Zone Innocenzo Massaro, legale di Walter Taccone nel processo sportivo – si tratta di atti che la Procura stessa non aveva prodotto in primo grado per ragioni sconosciute non consentendo al Tribunale Federale Nazionale di avere contatto con queste fonti probatorie. Di qui la decisione di prosciogliere tutti i deferiti”.

“Ci siamo opposti – ha aggiunto il legale avellinese – perché è questione preliminare che va affrontata in maniera compiuta, quindi è necessario che la Procura Federale avanzi le sue richieste definite tecnicamente di rinnovazione dibattimentale e da parte nostra ci sia la possibilità controbattere alle richieste della procura in appello, ma se pure questi atti fossero oggetto di acquisizione da parte del Corte Federale – ha precisato Massaro – non c’è nulla che possa cambiare il quadro accusatorio rispetto al primo grado, cioè esistono 5-6 intereìcettazioni che riguardano Cosentino dalle quali la Procura desume il tentativo di combine della partita. Ma nell’ordinanza la Corte d’Appello troverà tutte le argomentazioni del Gip che lo hanno condotto ad applicare misure cautelari nei confronti di Cosentino e company per reati tributari, di Catanzaro-Avellino non vi è nessuna traccia”.

L’annuncio a sorpresa: “E’ poco probabile che l’11 aprile si possa definire il processo – ha rivelato – perché la Corte dovrà decidere se acquisire o meno l’ordinanza e l’informativa, e nell’ipotesi in cui lo farà, si dovranno mettere i difensori nelle condizioni di prendere visione di questi atti e di poter interloquire sugli stessi. Si rischia di andare a fine campionato, a meno che non si disponga un rinvio prima della chiusura del torneo”.