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Caso assunzioni, Preziosi: “Persone senza contratto, ma che timbrano i badge”

Marco Imbimbo – Il consiglio comunale non raggiunge il numero legale e salta la seduta sul caso assunzioni. A differenza delle altre volte, però, oggi l’Aula ha “rischiato” di insediare i lavori in prima convocazione, cosa che non succede più ormai da anni. Alla conta hanno risposto 16 consiglieri, tra maggioranza e opposizione, appena uno in meno del numero legale.

«La cosa simpatica è che oggi ce n’erano almeno dodici in maggioranza, rispetto ai 7-8 delle volte precedenti», ironizza Dino Preziosi, capogruppo di “La svolta”, che aveva richiesto questa seduta straordinaria di Assise per parlare del caso assunzioni. «Mi è dispiaciuto che non si sia svolto il Consiglio, anche perché hanno annunciato che sarebbe arrivato in Aula un parere del Ministero dell’Interno – sottolinea Preziosi. Vorrei precisare, però, che il Ministero non rilascia pareri, ma direttive interpretative degli atti né può parlare di liceità o meno perché questo spetta agli organi giudiziari».

La seduta è stata aggiornata a domani, venerdì 19, quando andrà in scena la seconda convocazione per affrontare l’argomento. «Ho l’attestato dell’ufficio Personale che, alla data del 9 gennaio, erano stati presentati documenti – spiega Preziosi. Non c’è un fascicolo né una determina di assunzione». L’esponente di opposizione elenca anche quelle che definisce «anomalie» in questa vicenda e che denuncerà in Consiglio comunale. «C’è chi ha chiesto un nullaosta al Comune e non al suo ente di appartenenza. Chi addirittura lo ha chiesto prima che venisse pubblicata la graduatoria, quindi senza sapere se avesse vinto o meno. Inoltre voglio sapere perché il nuovo dirigente abbia rinunciato all’incarico e non si voglia procedere con lo scorrimento di graduatoria. Che problemi ci sono?».

Un’altra situazione poco chiara riguarderebbe i nuovi vigili urbani assunti tramite la procedura di mobilità volontaria. «Mi risulta che sarebbero prima state consegnate le pistole d’ordinanza e poi ritirate». E infine ci sarebbe la questione dei contratti di lavoro: «Allo stato attuale non risultano sottoscritti, eppure c’è chi già usa i badge», spiega Preziosi.

«Ci sono cose di una gravità estrema, possibili solo ad Avellino. Come se qui si vivesse in una campana d’impunità dove tutto è permesso, invece sappiamo tutti che non è così. Il problema di fondo – prosegue Preziosi – è che quando un ente è strutturalmente deficitario, non si possono assumere persone e gravare ancora di più sul suo bilancio, con ulteriori 6-700 mila euro. Comunque sono curioso di vedere il Ministero cosa risponderà. D’altronde, questa amministrazione, in passato si è già dichiarata tranquilla su altre vicende come sul bilancio, ma abbiamo visto tutti come sia andata a finire».

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