Caso assunzioni, Preziosi “il licenziato politico” all’attacco dell’amministrazione

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Marco Imbimbo – Non è stata una seduta di Consiglio facile per l’amministrazione che ha dovuto incassare le bordate dall’opposizione, soprattutto di Dino Preziosi, capogruppo di “La svolta”, che ha contestato la legittimità delle procedure seguite per la mobilità volontaria. Preziosi che è stato definito da Giancarlo Giordano, consigliere d’opposizione del gruppo “Si può”, come un «licenziato politico – aggiungendo – E’ stata la Giunta regionale, a marchio Pd, a licenziare un manager che stava gestendo al meglio un’azienda, l’Air. E questo lo dicono i dati».

A difendere l’operato di Palazzo di Città, sulle procedure di mobilità, l’assessore al Personale, Anna Carbone, che ha ricostruito tutto l’iter seguito lo scorso anno. «Oggi ricadono sull’ente presunte accuse che creano un brutto clima e impediscono agli uffici di lavorare con serenità – dice – Ribadisco il buono e trasparente operato dell’amministrazione. Non sono mai state poste in essere procedure clientelari».

Carbone ha anche sottolineato come, le procedure avviate, siano state concluse tutte entro il 31 dicembre scorso. «In alcuni casi non è stato ancora formalizzato il contratto di lavoro, perché non sono arrivati i nullaosta dai Comuni di provenienza dei singoli dipendenti, ma le procedure seguite sono tutte legittime». Nello specifico hanno riguardato l’assunzione di un dirigente, che poi ha rinunciato, la nomina di un vice-comandante della Polizia Locale e l’assunzione di cinque vigili urbani. Anche il segretario generale, Riccardo Feola, ha ribadito la bontà delle operazioni seguite. «Il Comune è stato dichiarato ente strutturalmente deficitario – spiega – ma le assunzioni si possono fare, purché soggette a parere da parte della commissione ministeriale. Quindi, prima di poter fare assunzioni nel 2018, dobbiamo acquisire il previsto parere. Entro la data del 31 dicembre sono state formalizzate due assunzioni».

Dai banchi dell’opposizione, invece, sono piovute le critiche per le procedure seguite, a cominciare dalle accuse di Dino Preziosi. «Il 2 gennaio mi è stato comunicato dall’ufficio del personale che, alla data del 31 dicembre, non risultavano sottoscritti i contratti di lavoro. C’è stato addirittura chi ha chiesto il nullaosta al proprio Comune prima che venisse ufficializzata la graduatoria. Inoltre c’è una violazione delle norme perché, dopo la pubblicazione delle graduatorie, bisogna aspettare 15 giorni per eventuali impugnative. La cosa grave è che c’è qualcuno che sta usando il badge senza che sia costituito il rapporto di lavoro».

Accuse a cui hanno fatto seguito quelle di Giordano: «La Carbone si è fatta garante delle procedure, allora dovrebbe spiegare cosa sia successo con alcuni vigili urbani. Prima sono stati messi a lavorare con tanto di divise, pistole e badge, poi sono stati mandati via. Vuol dire che qualcosa di buono non è stato fatto».

A prendere le difese della Giunta ci ha pensato Ida Grella, consigliere Pd, che non ha mancato di lanciare un’accusa non tanto velata alla parte amministrativa dell’ente. «C’è una forte carenza di dipendenti al Comune, quindi questa amministrazione aveva il dovere di dare un chiaro indirizzo politico sul fabbisogno di personale. Ma bisogna ricordare le differenze tra le responsabilità politiche e quelle amministrative che, invece, sono in capo ai dirigenti».

La stessa Grella, però, sottolinea come, nonostante questa carenza di personale, ci siano funzionari o dirigenti che svolgono mansioni anche presso altri enti. Argomento su cui chiama in causa Dino Preziosi: «Avendo voluto assumere il ruolo di “Sherlock Holmes”, sulla vicenda delle assunzioni, in qualità di presidente della commissione Trasparenza dovrebbe fare attenzione ai ruoli di incompatibilità dentro e fuori questo Comune».