“Casa funeraria”: favorevole anche il secondo grado di giudizio

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Anche il Consiglio di Stato ritiene lecita la realizzazione di una “Casa Funeraria” in località Pianopantano a Mirabella Eclano.

Martedì scorso la sentenza che sostanzialmente conferma quanto detto dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno nella sentenza del 2 novembre 2022, dando ragione al giovane imprenditore del settore funebre, Vittorio Terrazzano, che ha avviato la realizzazione delle struttura ed al Comune di Mirabella per aver concesso il permesso a costruire.

A ricorrere una persona confinante che aveva sollevato obiezioni sulle dimensioni del fabbricato, sulla concessione edilizia e sulla liceità della struttura in sé in un centro abitato, associandola alle prescrizioni di cimiteri ed obitori. Ma la vicenda ha assunto i toni polemici, alcuni detrattori politici hanno sollevato un grosso polverone mediatico tacciando amministrazione ed ufficio tecnico comunale di presunti “abusi edilizi” e di “favoritismi”.

In realtà la concessione edilizia viene giudicata idonea dal Consiglio di Stato e già il Tar aveva sottolineato che la legge “impone solo per i cimiteri la distanza minima di 200 metri dai centri abitati, mentre l’attività propria della casa funeraria non è assimilabile a quella di un cimitero” o di un obitorio ma può ricevere i corpi di persone decedute così come accade presso le abitazioni o nelle strutture sanitarie di ricovero e di cura per essere custoditi durante il periodo di osservazione e di saluto del defunto da parte di familiari ed amici.

Dunque il ricorso in appello non è servito a fermare il progetto. Due diversi gradi di giudizio confermano la regolarità sotto ogni aspetto della “Casa funeraria” ed ora i lavori posso andare avanti, per l’autunno Vittorio Terrazzano preannuncia l’inaugurazione.