Carlo Sibilia: “Dipendenti Comunità Montana dimenticati”

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“E’ da troppo tempo che assistiamo inermi al disagio dei dipendenti della Comunità Montana Terminio-Cervialto a causa di una disarmante inefficacia delle risposte politiche” – così il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia sulle difficoltà dei lavoratori irpini. “Queste persone – dichiara il parlamentare avellinese – si occupano della bonifica e della cura del territorio, della protezione antincendio boschiva, cioè del nostro verde, e quindi rivestono un’importanza straordinaria per un territorio come quello irpino. Nella nostra provincia abbiamo circa 1200 dipendenti distribuiti nella varie comunità montane di cui circa 160 alle dipendenze della Terminio-Cervialto.”. “La sorte di questi lavoratori sembra ripercorrere – continua Sibilia – quella solita di chi prima viene assunto dalla nomenclatura politica locale per mera questione di voti e poi lasciati soli in balìa di ricatti a fini elettorali e in assenza di diritti certi. Non è concepibile che si faccia finta di nulla, c’è bisogno di occuparsi in modo risolutivo della questione”.  “Chi dovrebbe pagare è la Regione Campania che, oltre alle esigue disponibilità di cassa, si dimostra incapace di attingere adeguatamente ai fondi europei. La giunta Caldoro dia la giusta considerazione e risposte circostanziate alle richieste che abbiamo inoltrato nei giorni scorsi su come vengono gestiti i fondi destinati alle Comunità Montane”, incalza il deputato 5 Stelle che aggiunge: “Il sospetto è che i fondi destinati ai forestali vengano distratti in consulenze e convenzioni e questo, se dovesse essere vero, sarebbe imperdonabile per gli amministratori regionali “. Inoltre – continua il portavoce 5 Stelle – dalla tabella che abbiamo ricevuto dalla Regione Campania sui fondi erogati alle Comunità Montane irpine dal 2010 ad oggi, notiamo un evidente calo degli stanziamenti mentre dal sito della Comunità Terminio-Cervialto non si evince alcun bilancio né dati relativi ad eventuali rendicontazioni”. “ Se questo è il grado di trasparenza-conclude Sibilia-non possiamo certamente stare tranquilli come cittadini, le Istituzioni dovrebbero essere più rispettose delle nostre richieste di maggiore chiarezza su queste tematiche”.

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