Tensione nel carcere di S. Maria Capua Vetere (Caserta): dopo le proteste, dei giorni scorsi, dei poliziotti penitenziari per le modalità di consegna di alcuni avvisi di garanzia da parte dei Carabinieri per presunti maltrattamenti a detenuti, questa notte sarebbe stata incendiata una cella e aggrediti l’ispettore e tre agenti.
A denunciare l’accaduto è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), per voce del segretario nazionale per la Campania Emilio Fattorello: “La situazione è tesissima e sta degenerando. Questa notte due detenuti stranieri ristretti nel Reparto Danubio del carcere hanno dato fuoco ad una cella al culmine di una serie di proteste contro gli agenti. Sono stati aggrediti l’ispettore e tre agenti, nonostante l’impegno della Polizia Penitenziaria sia stato quello di attivarsi immediatamente per spegnere le fiamme ed assicurare agli stessi detenuti immediate cure presso l’Infermeria.
Tensione rivolta anche verso il personale di Polizia Penitenziaria giunto di rinforzo da Benevento. – continua Fattorello – E la cosa grave, a quanto mi viene riferito, è che i detenuti responsabili, che pure si sono distinti da tempo per comportamenti violenti e contrari all’ordine ed alla sicurezza interna, hanno gridato che avrebbero denunciato i colleghi per tortura, facendo espresso e chiaro riferimento a quanto accaduto pochi giorni fa, dove le accuse pur in assenza di prove certe sono state usate come clave contro gli Agenti. Questo è gravissimo ed inaccettabile, tanto che tutto il personale è chiaramente in stato di agitazione. E’ chiaro che a S. Maria Capua Vetere la situazione di tensione è ora alle stelle”.