Carceri, in Procura un pool di magistrati sulla “criminalità intramuraria”

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Airoma

di Attilio Ronga

AVELLINO- Il Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma ha deciso l’istituzione del gruppo di Lavoro sulla “Criminalità intramuraria”, un “pool” di magistrati che, sotto la sua guida, si dedicheranno ai reati commessi all’interno dei due penitenziari che rientrano nel territorio di competenza dell’ufficio inquirente avellinese.

Destinati dallo scorso gennaio a questo gruppo di lavoro sono stati i sostituti Luigi Iglio e Vincenzo Toscano.

Una scelta, quella del Procuratore di Avellino, che ha già superato il vaglio del Consiglio Giudiziario e che da qualche giorno (per questo motivo è anche pubblica la vicenda) sarà al vaglio del Csm per il definitivo via libera.

Un segnale di massima attenzione per quanto avviene all’interno dei due penitenziari che rientrano nella competenza territoriale della Procura di Avellino: il carcere di Bellizzi Irpino e quello di Sant’Angelo dei Lombardi (nell’elenco c’è anche l’Icam di Lauro dove ci sono però solo detenute con bambini).

Aggressioni al personale (purtroppo ad Avellino anche a medico e sacerdote del carcere), proteste (spesso sfociate in rivolte per fortuna subito bloccate), introduzione di droga e telefonini e una situazione che, alla luce del provvedimento adottato dal capo dei pm avellinesi, rappresenta un segnale di massima allerta anche da parte dell’Autorità Giudiziaria nel contrasto ai sempre più crescenti reati ed episodi di criminalità che avvengono all’interno delle mura dei penitenziari, in provincia di Avellino ma anche in tutto il Paese, in particolare a seguito della fase emergenziale Covid.

Una decisione che rappresenta la “guardia alta” anche da parte dell’Autorità Giudiziaria sui fenomeni in crescente aumento anche tra le mura delle carceri italiane.