“La FP CGIL replica e non indietreggia nella tutela dei diretti dei lavoratori”. A parlare è Orlando Scocca (FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria) che esprime solidarietà e forti perplessità sul futuro del carcere avellinese.
“Necessario rivedere la catena di comando, probabilmente inadeguata alle attuali criticità, non è accettabile che continuino a verificarsi eventi critici e non vi sia un progetto concreto che salvaguardi la sicurezza e la salute del personale di Polizia Penitenziaria. Temiamo fortemente per incolumità di lavoratrici e lavoratori” – continua Licia Morsa Segretaria Generale FP CGIL Avellino.
“Poca attenzione ai diritti dei lavori è emersa nella struttura di Avellino, l’attuale classe Dirigente si sta dimostrando inadeguata alla particolarità dell’istituto, un Comandante provvisorio, altrettanto inadeguato e l’inspiegabile allentamento del Comandante titolare ad altra sede. Urgono immediati interventi per tutelare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, – aggiunge Mirko Manna FP CGIL Nazionale – La coperta è corta, se non vengono inviate almeno 20 unità la sicurezza della Lavoratrici e dei Lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria è gravemente compromessa. Chiederemo al nuovo Governo e al futuro Ministro di rivedere le piante organiche stabilite dall’allora Ministro Orlando con il D.M. 2017, oggi inappropriate per tipologia di detenuti e sovraffollamento. Serve un provvedimento che non sia il semplice svuota carceri che rimanda il tutto a pochi mesi dalla scarcerazione ma, una assunzione di almeno 8000 Agenti di Polizia Penitenziaria andando ad attingere sulle graduatorie già esistenti. Solo così si potranno ristabilire i livelli minimi di sicurezza nelle carceri italiane”.