Continua l’escalation di aggressioni ai danni della Polizia Penitenziaria, a darne la notizia è il Segretario Regionale OSAPP Campania Vincenzo PALMIERI (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).
Nella serata di ieri 09 settembre 2023, un’altra giornata da dimenticare che, nello stesso tempo deve far riflettere rispetto al fenomeno dilagante di eventi critici che si registrano nella Casa Circondariale di Ariano Irpino, gli ultimi in ordine cronologico si sono verificati il 03 luglio e il 25 agosto 2023.
In sintesi due detenuti di indole aggressiva, ingestibili sotto tutti i profili per un istituto come quello di Ariano Irpino, in primo luogo hanno ottenuto di essere isolati ai sensi dell’art. 78 regolamento di esecuzione, per presunte incompatibilità in sezione con altri detenuti, successivamente durante l’accompagnamento presso il reparto isolamento hanno messo in atto una vile aggressione ai danni di quattro uomini della Polizia Penitenziaria con l’obiettivo di essere trasferiti in altro penitenziario. Grazie all’ispettore di sorveglianza generale e all’esiguo personale in servizio, si è provveduto ad accompagnarli in ospedale e farli soccorre dai sanitari del nosocomio per le cure del caso, laddove hanno riscontrato frattura mano a un ispettore, mentre un altro poliziotto abbastanza grave e stato necessario il suo ricovero per osservazione in seguito a colpi al volto ricevuti.
Ad oggi sono stati compiuti solo timidi sforzi per garantire sicurezza del sistema e diritti soggettivi per il raggiungimento degli obiettivi, le strategie messe in campo non hanno portato soddisfacenti risultati, tanto è vero che si replicano le criticità che avvelenano l’ambiente compromettendo il trattamento, rendendolo poco sicuro e funzionale pregiudicando anche sicurezza esterna.
Sulla questione “ARIANESE” siamo intervenuti a più riprese, sollecitati giustamente dai rappresentanti della sede e dal personale aderente, tanto è vero che anche il Consigliere Nazionale Emilio Fattorello e il Segretario Generale Leo Beneduci, ha illustrato prima di interrompere le trattative sindacali con i vertici, ove ha affrontato le attuali criticità operative del distretto avellinese, con grande spazio riservato proprio alle difficoltà gestionali dell’Area Sicurezza dei Penitenziari, già oggetto di nostre denunce a livello regionale e nazionale, che rendono ancora piu’ accentuate le conseguenze negative di una grave carenza organica della Polizia Penitenziaria, carenza della quale l’OSAPP ha chiesto una urgente e concreta integrazione di personale, quello assegnato è insufficiente per riportare la situazione ai livelli dovuti di sicurezza e legalità per una realtà Penitenziaria complessa come quella di Ariano Irpino e non solo, dove tutti i giorni cerca di gestire una situazione al limite, al riguardo è stato anche richiesto di individuare e rivisitare circuiti art. 115 DPR 230/2000 per la gestione sanitaria attualmente fallimentare, di particolari soggetti affetti da indole aggressiva e da problemi di salute a livello psichiatrico.
Conclude Palmieri, l’OSAPP continuerà a sollecitare i vertici del DAP e della Politica affinché muta il clima e le condizioni che si stanno registrando negli istituti che riguardano le modalità sull’esecuzione della pena, la legalità e il rispetto della regole, la polizia penitenziaria è stufa di dover subire aggressioni gratuite ogni giorno da coloro i quali sono ristretti che dovrebbero dire solo grazie ogni giorno per l’impegno messo in campo assieme ad altre figure professionali per il loro ravvedimento, nello stesso tempo rispetto a tutti questi eventi critici sono abbandonati da chi dovrebbe tutelarli e non lo fa, occorrono modifiche legislativi urgenti prima che sia troppo tardi, l’inerzia dell’Amministrazione ha indotto per questi e altri motivi il segretario generale Leo Beneduci ha interrompere le trattative con i vertici del DAP chiedendo un convocazione di natura politica con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per disquisire su tutte le problematiche che attanagliano il Corpo e il pianeta carcere.