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Carcere Avellino, aggressione a tre agenti: la nota di UIL PA

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La nota di UIL PA sull’aggressione al carcere di Bellizzi Irpino: 

Ebbene sì, è successo ancora una volta, l’ennesima aggressione nei confronti del Personale di Polizia
Penitenziaria. Questa volta è toccato ai colleghi del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti di Avellino.
A renderlo noto è Daniele Giacomaniello, della UIL Pa Polizia Penitenziaria, il quale racconta “mi sono
voluto sincerare personalmente delle condizioni di salute dei tre poliziotti coinvolti, i quali hanno dovuto
fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale cittadino; ai tre colleghi va tutta la solidarietà a
nome mio e di tutta l’organizzazione sindacale che rappresento”.
Dobbiamo dare atto, continua Giacomaniello, che ancora una volta, i poliziotti penitenziari del Nucleo di
Avellino hanno dimostrato fino in fondo la loro professionalità ed il loro senso del dovere, affrontando
anche in questo caso, l’ennesimo episodio di violenza con grande coraggio, e solo grazie alle loro capacità
l’accaduto non ha avuto ulteriori conseguenze.
Quest’episodio è solo l’ultimo in ordine di data, ma sicuramente ce ne saranno altri. La domanda, allora,
“sorge spontanea”, a dirla in termini giornalistici, ‘fino a quando la Polizia Penitenziaria potrà resistere a
tutte queste angherie?’.
Molto probabilmente chi deve rispondere a questa domanda, cioè l’Amministrazione Penitenziaria, sia a
livello centrale che periferico, è totalmente assente!
E’ arrivato il momento di agire passando alle vie di fatto, specialmente con quei soggetti detenuti che si
sono resi responsabili di atti che incidono sull’ordine e sulla sicurezza degli istituti penitenziari, comprese
le aggressioni al personale. In particolare si deve agire nei confronti di coloro i quali reiterano la loro
condotta, infrangendo le regole penitenziarie.
E’ il caso del detenuto che ha aggredito i tre colleghi di oggi, il quale già una ventina di giorni fa, si era
reso responsabile di fatti violenti, procurando danni questa volta, su cose e non su persone.
Questi soggetti non possono minare l’intero sistema, e la soluzione non può essere, come al momento
avviene, trasferirli in altri istituti della regione, destabilizzando così i vari istituti in cui vengono trasferiti.
Sarebbe auspicabile, da parte degli organi centrali (DAP e PRAP) adottare tutte quelle misure (anche
trasferimenti fuori regione) per cercare di arginare le condotte violente, e che possano essere da monito per
coloro che vorrebbero emulare simili comportamenti.
Questo è quanto si augura l’esponente sindacalista della Uil Pa Polizia Penitenziaria, il quale aggiunge
anche l’annoso problema di carenza di Poliziotti Penitenziari che affligge la regione Campania.
“Mi auguro che il Provveditore Regionale si faccia sentire nelle sedi opportune per far sì che in Campania
arrivino forze nuove per integrare e dare una mano al personale rimasto, che ormai è esausto”.

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