Capuano rianima l’Avellino: il Bari non passa al Partenio

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di Claudio De Vito. Passa, va sotto e poi reagisce. Il primo Avellino di Capuano non si fa mancare nulla al cospetto del Bari fermato con il risultato di 2-2. Charpentier apre ancora una volta le danze, poi Simeri gela il Partenio due volte. Ma l’opportunismo che non ti aspetti di Illanes ristabilisce la parità. La nuova era in panchina inizia con un punto dal discreto peso specifico.

L’Avellino a grandi linee è quello annunciato con Charpentier in avanti a far coppia con l’ex di turno Albadoro. Micovschi fa la mezzala con Parisi che si riprende la fascia sinistra. In porta si rivede Tonti. Vivarini invece è costretto a mutare quattro pedine dall’inizio: Kupisz, Awua, Schiavone e Neglia le novità. Pesanti le assenze di Scavone e Antenucci, defezioni della vigilia.

Primo tempo – Si gioca in un clima incandescente: il presidente Mauriello viene subissato di fischi al suo ingresso in campo. Va un po’ meglio a Capuano e Di Somma, presi di mira dal tifo organizzato fischiato a sua volta dal resto dello stadio. Ma il Bari riporta subito l’attenzione sul campo al 3′ quando Neglia incrocia in area col mancino che Tonti deve disinnescare toccando in angolo.

I galletti comandano le operazioni, ma con una fiammata i padroni di casa sbloccano a sorpresa il punteggio al 9′. Lancio lungo di Zullo per Charpentier che brucia sullo scatto Di Cesare, entra in area e fa secco sul suo palo un Frattali non proprio impeccabile. Avellino avanti con la terza marcatura stagionale del francese, la prima al Partenio-Lombardi. Dieci minuti dopo l’attaccante biancoverde si ripete ma la sua zampata vincente sugli sviluppi di un angolo viene annullata dall’arbitro per una carica nell’ennesima mischia furibonda. Su un’altra, invece, Zullo ne fa le spese ed è costretto a lasciare il posto ad Illanes.

Cambia una pedina, ma la personalità dell’undici di Capuano non subisce alterazioni. Anzi la consapevolezza di poter tenere testa al quotato avversario cresce di minuto in minuto. Ancora Neglia prova a far male a Tonti che però questa volta ne blocca a terra la conclusione dal limite con il destro. Tracce di Bari nel match che l’Avellino continua ad interpretare in maniera organizzata nel contrasto alle iniziative biancorosse. Lupi aggressivi e corti sullo sterile possesso degli ospiti: al termine dei primi 45′ è 1-0 firmato Charpentier nonostante il brivido regalato in chiusura di tempo da Tonti che manca la presa alta sul campanile da fermo di Costa.

Secondo tempo – Passano 40 secondi e il Bari pareggia con una bella combinazione in velocità sull’asse Neglia-Simeri, quest’ultimo sul filo del fuorigioco si presenta tutto solo davanti a Tonti e lo beffa sotto le gambe. 1-1 e tutto da rifare per l’Avellino colpito a freddo sotto il sole insolitamente cocente d’ottobre. Piove sul bagnato per i lupi che poco dopo perdono anche capitan Morero rimpiazzato da De Marco che porta Micovschi ad allargarsi a destra e Celjak a rientrare nel pacchetto dei tre centrali difensivi.

L’Avellino prova a scuotersi al 9′ con Di Paolantonio che su calcio di punizione da 25 metri impegna Frattali al tuffo in angolo. Il portiere del Bari è reattivo anche poco dopo quando Charpentier impatta di testa da fermo pescato da Parisi: palla potente ma bloccata a terra centralmente. La squadra di Capuano dimostra di esserci e costringe il Bari a subire la propria iniziativa. Come al 13′ quando Micovschi si aggiusta il pallone sul sinistro che esplode da posizione decentrata e manda alto non di molto.

E’ una fase della gara favorevole, ma è un’inerzia che però il Bari ribalta improvvisamente al 18′. Schema su punizione, Berra interviene in mischia servendo Simeri che indisturbato sottomisura corregge in rete per il 2-1 con doppietta personale. Una mazzata tremenda sulla testa di Capuano che inserisce subito Alfageme e Karic alla disperata ricerca del nuovo equilibrio che arriva per mano di un difensore, ma sempre su palla inattiva. Di Paolantonio pesca in area Illanes che con un tocco beffardo di destro scavalca un Frattali ancora una volta impreparato.

E’ di nuovo parità al Partenio. L’Avellino allora crede addirittura alla contro-rimonta: al 35′ Di Paolantonio calcia su punizione, la traiettoria è insidiosa ma centrale con Frattali che si salva come può. La replica del Bari è pericolosa con Simeri che scatenato lascia sul posto Celjak, fa partire il diagonale impreciso sul quale piomba Ferrari che a porta vuota spedisce a lato ma in posizione di fuorigioco.

Ad inizio recupero ci prova ancora l’Avellino: Karic sfonda a destra con una bella giocata e apparecchia per Alfageme che manca clamorosamente il pallone, a rimorchio però c’è Parisi sulla cui conclusione a botta sicura Corsinelli di immola. E’ l’ultimo squillo di novanta minuti vibranti che premiano il carattere di un Avellino reattivo, mai domo e per certi tratti addirittura autoritario al cospetto della corazzata di Vivarini. Va bene così alla prima seduta della terapia Capuano.

Avellino-Bari 2-2, il tabellino

Marcatori: 9′ pt Charpentier, 1′ e 18′ st Simeri, 28′ st Illanes.

Avellino (3-5-2): Tonti; Zullo (21′ pt Illanes), Morero (4′ st De Marco), Laezza (22′ st Palmisano); Celjak, Rossetti (22′ st Karic), Di Paolantonio, Micovschi, Parisi; Charpentier, Albadoro (22′ st Alfageme).

A disp.: Pizzella, Abibi, Njie, Carbonelli, Evangelista, Silvestri, Petrucci. All.: Capuano.

Bari (3-5-2): Frattali; Sabbione, Di Cesare, Perrotta; Kupisz (1′ st Berra), Awua (13′ st Terrani), Schiavone (25′ st Folorunsho), Bianco, Costa (25′ st Corsinelli); Neglia (31′ st Ferrari), Simeri.

A disp.: Liso, Marfella, Esposito, Floriano, Cascione. All.: Vivarini.

Arbitro: Marcenaro di Genova. Assistenti: Zampese di Bassano del Grappa e Moro di Schio.

Note: ammoniti 15′ pt Perrotta, 49′ st Illanes, 6′ st Schiavone, 17′ st Celjak, 20′ st Rossetti per gioco scorretto, 34′ st Di Cesare, 35′ st Charpentier per comportamento non regolamentare, spettatori 4.612 (ospiti 659, abbonati 2.952), incasso 20.341, angoli 3-4, recuperi 4′ pt e 4′ st.