Caposele, da 40 anni vive nei prefabbricati del terremoto del 1980 tra rifiuti tossici e topi: “Vorrei una casa dignitosa”

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Caposele (AV), la terribile storia della signora Rosa, vedova da 9 anni, che dal 1981 vive nei prefabbricati costruiti dopo il sisma del 1980 a Caposele.

Nella sua stessa condizione anche altre famiglie, sia di italiani che di extracomunitari, che nel corso degli anni hanno preso possesso dei prefabbricati. Sono strutture fatiscenti, con lana vetro e amianto nei tetti, umidità, topi e con rifiuti tossici abbandonati nei dintorni.

Ci sono 2 “villaggi” di prefabbricati leggeri, uno nella zona Duomo e l’altro in località Santa Caterina, in cui abitano decine di persone. Le condizioni di vivibilità di queste strutture sono inumane. Prefabbricati fatiscenti pieni di sostanze tossiche, come lana vetro presente nei muri ed eternit nei tetti. Molte famiglie li hanno parzialmente ristrutturati ma le condizioni generali sono comunque critiche.

“Le fogne sono maleodoranti, ci vivo con la mia famiglia ma intorno le condizioni igieniche sono pessime”: questa è la testimonianza di un signore di origini venezuelane che abita da anni in un altro prefabbricato sempre in zona Duomo. Nel villaggio di santa Caterina invece altri abitanti si “accontentano” di queste baracche.

“Li abbiamo aggiustati, ci stiamo discretamente con le nostre famiglie, siamo anche in quarantena, bisogna andare avanti, meglio questo che niente”: queste le parole di alcuni residenti. Resta il fatto che queste abitazioni si trovano in mezzo a sterpaglie ed erbacce, tra insetti e topi, tra rifiuti vari e in essi vivono anche bambini e anziani con problemi di salute. Abbiamo contattato anche il sindaco di Caposele Lorenzo Melillo per un’intervista. Gli abbiamo mandato anche le foto dei rifiuti lasciati a cielo aperto. Il primo cittadino ieri ci aveva promesso l’intervista telefonica per oggi ma purtroppo non ha più risposto alle nostre telefonate ed ai messaggi. Attendiamo le sue dichiarazioni.

Ci rendiamo conto del momento difficile , dell’emergenza Covid e del fatto che quello dei prefabbricati è un problema ormai atavico, ma di sicuro non si può vivere in queste condizioni in quei villaggi.Intanto vi mostriamo il servizio di Enzo Costanza. #CiVuoleCostanza