Si è tenuta ieri sera la consueta festa di fine anno dell’Avellino Club Roma. Oltre 60 i presenti: fra loro anche una nutrita schiera di lupacchiotti, assoluti protagonisti della tombolata che ha messo in palio gadget dell’Us Avellino, le maglie di Chiosa e Visconti (aggiudicate dal club all’asta di beneficienza per il Sannio) e quella donata al Club da Alessio D’Andrea, difensore dell’Avellino dal 2003 al 2007 e ospite d’onore della serata.
Intervistato da Angelo Picariello, giornalista e presidente onorario del Club, D’Andrea, romano di Cinecittà, attualmente in forza al Monteros (Eccellenza laziale), si è letteralmente lasciato andare sul filo dei ricordi. Tra i più belli relativi all’anno del suo arrivo in Irpinia, con mister Zdeněk Zeman, i 6 goal rifilati al Verona e l’uno due di Vitali Kutuzov alla Salernitana.
Eppure D’Andrea ha raccontato dell’incredibile ramanzina del Boemo ai suoi calciatori, rei di non aver cercato di segnare altri goal al Verona dopo la sesta segnatura. Mentre a Kutuzov è legato un altro incredibile episodio narrato da D’Andrea: l’attaccante bielorusso in ritiro a Brunico venne ritrovato quasi nascosto nel bosco a ripetere da solo “Questo non è calcio” perché non riusciva più a reggere i proverbiali carichi di lavoro imposti da Zeman. I ricordi – infarciti anche di racconti inediti della vigilia di play off con il Napoli – si sono chiusi con il celebre goal di Rivaldo contro il Foggia, “che scongiurò un fallimento ormai già alle porte ma alla fine solo rinviato”.
Altri tempi, (“in cui giravano più soldi nel calcio”, ha detto D’Andrea), ma anche un monito per quelli attuali, visti i nomi eccellenti che vestirono in quegli anni la casacca biancoverde, e la condanna che ne derivò prima dal campo e poi fuori per l’aver fatto il passo più lungo della gamba, senza adeguata programmazione. Alla fine della festa, al momento del brindisi, sono arrivati il messaggio del presidente della lega di B Andrea Abodi, ospite del Club alla festa dello scorso anno, e i saluti di un altro amico del club capitolino, Davide Biraschi, che ha motivato la sua assenza con una notizia lieta, la ripresa degli allenamenti dopo l’infortunio.
La festa è stata l’occasione anche per fare un bilancio di metà stagione per il Club presieduto da Claudio De Pascale: si viaggia speditamente anche quest’anno, verso quota cento iscritti, con un apporto sempre maggiore da parte degli studenti fuori sede, e con l’obiettivo di raggiungere e superare quota 130 dello scorso anno sportivo.